Roberto Natale, Candidato SEL in Umbria al Senato |
Un’iniziativa che attraversa tutta l’Europa, per ribadire ancora un volta che la libertà d’informazione e il pluralismo dei media sono dei beni insopprimibili, a qualsiasi latitudine. Questi diritti fondamentali, però, sono ancora sotto attacco. A maggior ragione oggi, nel pieno di una crisi economica globale che mette a rischio centinaia di testate. Per questo i cittadini devono attivarsi, e da oggi hanno a disposizione uno strumento in più: la possibilità di firmare una “dichiarazione di sostegno” all’Iniziativa Europea per il Pluralismo dei Media, un’iniziativa popolare per spingere le istituzioni europee a prendere coscienza dle problema. Tra i primi firmatari il candidato di Sel Roberto Natale.
Affinché tutto questo diventi possibile, è necessario raggiungere un milione di firme, un numero che permetterà all’iniziativa e a tutti i cittadini che partecipano alla campagna di aprire un nuovo processo legislativo su tali fronti a livello europeo. I problemi per l’informazione, in Europa, in realtà non riguardano solo casi eclatanti come la censura in atto in Ungheria, o la discriminazione dei giornalisti in Bulgaria. In Italia, ad esempio, decine di testate editoriali sono sull’orlo della chiusura per il taglio di contributi pubblici; si discute in Parlamento di norme che pregiudicherebbero la libera informazione e aumenterebbero le possibilità delle chiusure; e nella camapgna elettorale in atto non c’è traccia del problema del conflitto d’interessi.
In Italia, il documento è stato presentato presso la Federazione nazionale della Stampa, a Roma. Tra gli altri, hanno partecipato Tana de Zulueta, portavoce italiana dell’iniziativa e il Segretario generale del Sindacato dei giornalisti italiani, Franco Siddi, e il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni. L’iniziativa, però, raccoglie oltre cento tra associazioni e organizzazioni della società civile in tutta Europa, e gode anche del sostegno di numerose testate giornalistiche, di personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, della politica e delle università.
In Italia le organizzazioni che al momento fanno parte, attraverso propri rappresentanti, del comitato italiano dell’Iniziativa Europea per il Pluralismo dell’Informazione (Eimp Italia) sono: Articolo 21, European Alternatives/Alternative Europee, Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), Libertà e Giustizia, Cgil, Arci, MoveOn Italia, Cime (Consiglio Italiano del Movimento Europeo), Libera Informazione, Caffè News, Associazione daSud, Cittadinanzattiva, Fcei (Federazione Chiese Evangeliche in Italia), Società Pannunzio per la Libertà di Informazione, IRPI (Investigative Reporting Project Italy), Confronti. Quest’elenco è in costante crescita, e si può aderire o a richiedere maggiori informazioni scrivendo all’indirizzo: info@mediainitiative.eu
L’ambizione del comitato italiano, e degli altri nove raggruppamenti di associazioni nazionali e locali al momento già attivi in altri dieci paesi europei, è quella di mobilitare i cittadini per rivendicare l’impegno delle istituzioni europee a sostegno dei diritti civili e delle libertà fondamentali, anche quando gli Stati li trascurano, come sempre più sta avvenendo.
Le richieste sono quattro. Innanzitutto una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità; poi una garanzia di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico. Si richiede inoltre la definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche e sistemi di monitoraggio europei più chiari per verificare con regolarità lo stato di salute e l’indipendenza dei media negli Stati Membri.
Per maggiori informazioni: italia@mediainitiative.eu - www.mediainitiative.eu
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