sabato 22 marzo 2008
contro le morti bianche
“ Cose come queste ci tolgono le parole e ci impediscono di pensare”. Ha commentato così il leader della Sinistra l’Arcobaleno la notizia dei due morti sul lavoro . Un giovane stuntman di 31 anni è rimasto vittima a Sesto San Giovanni di una scena inquietante per la sua tragica ironia: la morte di un giovane operaio, che cadendo da un’impalcatura, moriva sul colpo atterrando al suolo. Il giovane attore, durante la prima scena, è atterrato sul materasso che attutiva il colpo. Purtroppo l’azione è stata replicata, nonostante la sua pericolosità che aveva fatto allertare la produzione tanto da chiamare pompieri, ambulanza e polizia. La scena è stata fin troppo reale e la finzione ha subito preso il sapore della tragedia, un sapore che sa di sangue, di dolore, di morte. Lo stuntman è stato subito portato in ospedale e immediatamente è stata dichiarata la sua morte cerebrale. Una tragedia che purtroppo fa notizia per l’ironia della sorte di cui è stato vittima il giovane trentunenne. Sfortunatamente non è stata l’unica morte sul lavoro della giornata: trent’anni aveva anche un operaio di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), morto schiacciato da una pressa mentrelavorava nello stabilimento di un’azienda che produce profilati metallici in Contrada Valle Cupa di Colonnella (Teramo). “Sgomento. Rabbia. Sdegno. Ecco cosa si prova a leggere dell’ennesima notizia sui morti sul lavoro” continua il candidato premier della Sinistra l’Arcobaleno “la finzione che diventa realtà, una realtà con quattro vittime al giorno – continua Fausto Bertinotti - che deve portare a rafforzare il nostro impegno per cambiare lo stato di cose”. Continuiamo ad indignarci, combattendo l’abitudine alla lettura di notizie così tragiche. E’ l’unico modo per avere la forza di lottare per una maggiore sicurezza in ambito lavorativo.
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