venerdì 15 maggio 2015

"Non condividiamo l'alleanza con la Marini" coordinatore e altri si dimettono da SEL Terni

Pubblichiamo la nota inviata alla stampa con la quale il coordinatore di SEL Terni Andrea Pellegrini, insieme ad altri compagni del coordinamento comunale, annuncia le sue dimissioni.

Le compagne e i compagni di SEL "Velino" condividono questa posizione

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Siamo un gruppo di iscritti al circolo SEL di Terni, impegnati attivamente nella realtà locale del nostro partito, come semplici iscritti o con incarichi di direzione nel coordinamento cittadino, incarichi da cui ci siamo dimessi a seguito della decisione presa dall’assemblea regionale di partecipare alle elezioni regionali nella coalizione a sostegno di Catiuscia Marini nella lista “Umbria più Uguale”, una scelta che riteniamo fortemente sbagliata.

Non possiamo derubricare le elezioni regionali a elezioni di rango meramente locale. E sotto un profilo politico, a fronte dei continui strappi e della deriva involutiva e conservatrice del PD renziano (il Jobs Act, lo “Sblocca Italia”, le riforme elettorale e costituzionale, la riforma scolastica), che ha ormai apertamente abbandonato una prospettiva progressista e di centrosinistra, per scegliere la strada del cosiddetto “partito della Nazione”, comitato elettorale permanente funzionale solo a porsi al centro del quadro politico nazionale ed alla conservazione del potere, è oggettivamente difficile per SEL, che a livello nazionale e in Parlamento vi si oppone in modo fermo e deciso, pensare e giustificare un’alleanza del genere. Né ciò può essere superato dal giudizio sull’operato di questi cinque anni di governo regionale della Presidente Marini, caratterizzatosi troppo spesso per una mediocrità e una inadeguatezza dell’azione politica e amministrativa, manifestatasi apertamente, tra l'altro, su questioni quali la vertenza AST, la trasformazione in autostrada della E45, la produzione del CSS, la mancata approvazione della legge sulla parità di genere.
SEL Umbria, in vista delle elezioni regionali, aveva intrapreso un interessante cammino di ascolto della società umbra, nelle sue varie articolazioni, tramite l’iniziativa “Cento sguardi sull’Umbria della crisi”, per avviare in seguito un confronto, senza pregiudizi, con gli altri soggetti e partiti di sinistra e centrosinistra. Purtroppo, complice la pessima legge elettorale, ritagliatasi su misura dal PD insieme al voto compiacente dell'opposizione, al confronto programmatico è stata preferita, a nostro avviso, la scelta di provare a condizionare l'azione del PD restando all'interno della coalizione della Marini. Ma, a nostro avviso, non esiste più alcuna coalizione di centrosinistra, composta da forze politiche di pari dignità, ma soltanto un rassemblement eterogeneo, con al centro il Partito Democratico umbro, distintosi in questi ultimi anni per il suo tasso di trasformismo e immobilismo, esteso anche alla presunta lista “civica” della Presidente ben popolata di “riciclati” trasversali, che ben incarna l’interiorizzazione delle larghe intese che sta alla base del concetto di “partito della nazione”.
E’ con rammarico che constatiamo come SEL Umbria abbia scelto di rinunciare ad assumere un ruolo autonomo, forte ed incisivo, ad avviare un confronto serio con gli altri soggetti della sinistra,  e a fare scelte sicuramente più difficili, ma anche più coraggiose e coerenti. Non possiamo condividere la partecipazione di SEL alla coalizione a sostegno della Marini, priva di qualsiasi vero carattere di innovazione e rinnovamento a sinistra, tanto più se effettuata dall’interno di una lista plurale, “Umbria più Uguale”, dove SEL rischia di non riuscire a fare valere una propria autonoma iniziativa. Riteniamo complicato pensare di potere incidere realmente, e condizionare da sinistra le scelte di una futura Giunta Marini, con una risicata, stando ai numeri attuali, rappresentanza in Consiglio regionale di fronte ad un PD umbro che ha dimostrato di non farsi scrupolo, se lo ritiene utile, come sulla legge elettorale regionale, a fare ricorso ad alleanze variabili. Non ce la sentiamo di fare campagna elettorale, facendo giusta polemica e opposizione al PD sulle politiche nazionali, e sostenendolo invece a livello regionale.
Per queste ragioni abbiamo scelto di dimetterci dagli organismi direttivi comunali di SEL. La nostra posizione è maturata dopo una lunga serie di assemblee e confronti, che hanno visto la larga maggioranza degli iscritti del circolo di Terni non condividere la decisione di partecipare alla coalizione a sostegno della rielezione di Catiuscia Marini. Ma restiamo dentro Sinistra Ecologia Libertà, con tutto ciò che questo implica, rispettando le decisioni della maggioranza del partito nella regione e reputando, al contempo, la nostra scelta coerente con la linea portata avanti a livello nazionale e in altre regioni volta alla costruzione di una Sinistra sociale e politica più ampia.

Fabio Barbini
Francesco Fioriello
Maura Mauri
Andrea Pellegrini
Pierluigi Piccirilli
Umberto Ricci

Nicola Zingarelli

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