Riprendono le pubblicazioni del "Calendario del Popolo"
Riprendono, dopo una breve interruzione, le pubblicazioni de Il Calendario del Popolo , una delle più longeve riviste italiane di cultura. La testata, che compie sessantacinque anni, torna in libreria come trimestrale, arricchita dall'apporto di nuovi collaboratori, rinnovata nella linea editoriale e grafica, intenzionata a misurarsi ...con la complessità linguistica, tecnologica, comunicativa di questo tempo, senza smarrire l'originaria vocazione divulgativa e popolare.
Attraverso una miscela di materiali di repertorio, interviste, narrazioni, contributi saggistici, questo numero istituisce un legame tra memoria e comprensione del presente, documentando l'incessante ricerca sviluppata da Il Calendario nel campo della storiografia, della mass culture e della riflessione politica. Ai reprint tratti dall'archivio storico della rivista, si affiancano ricordi d'autore dei contemporanei Diego Novelli, Guido Fanti, Gian Carlo Ferretti, Mario Geymonat e Franco Cardini e interventi di segno molteplice, in un ricalco ideale della tensione enciclopedica che ha contrassegnato l'esperienza del periodico. Luciano Canfora, Moni Ovadia, Valentino Parlato, Luciana Castellina, Milly Moratti, Nichi Vendola – solo per citare le firme più note – contribuiscono a rileggere, alla luce dei cruciali motivi della contemporaneità, la storia della rivista: sempre attenti ad allungare lo sguardo sulle frontiere del futuro.
Innovazione tecnologica e social network, televisione e cinema, crisi finanziaria, transiti migranti e pulsioni razziste, scuola pubblica e assetti politici sudamericani sono alcune tessere che compongono questo patchwork di spunti e sollecitazioni con cui Il Calendario del Popolo riprende la sua marcia.
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