La disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di Federmeccanica segna la scelta di Confindustria di accelerare il percorso di annullamento del contratto Nazionale e di delegittimazione dello Statuto dei lavoratori. Si tratta di un atto contro la democrazia dal momento che si disdetta un contratto firmato da tutte le sigle sindacali e sottoposto al giudizio dei lavoratori, per applicare un contratto che non porta la firma della Fiom, il sindacato più rappresentativo, e non è mai stato oggetto di referendum tra i lavoratori.
Si tratta inoltre di un atto che afferma un modello di relazioni industriali in cui il ruolo del sindacato non è quello di affermare, nel confronto, gli interessi dei lavoratori, ma quello di essere garante del consenso dei lavoratori alle scelte dell’impresa. Per quanto tutti si affannino a dire che il problema è la Fiom è evidente che Confindustria pensa ad un modello da estendere a tutte le categorie. Perciò la manifestazione del 16 Ottobre per la difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori non può essere solo della Fiom, deve essere la manifestazione di tutte le categorie e di tutti coloro che, nell’inevitabile conflitto capitale-lavoro, sanno scegliere da che parte stare. Sel ci sarà perché ha scelto i lavoratori e le lavoratrici, la loro dignità, la loro libertà.
Betty Leone - Resp. nazionale SEL Lavoro
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