martedì 29 giugno 2010

Serenità e socialità. Una nota contro le "ordinanze sordina"


Una città accogliente è in grado di fornire alla propria popolazione serenità e socialità. Con l'avanzare della crisi economica e con le ordinanze comunali che impongono il silenzio dopo mezzanotte ed il divieto di somministrazione delle bevande all'aperto, crediamo che la nostra città non sia più in grado di coniugare tutto ciò. Il motivo è semplice. Le sere estive sono per tutti un momento importante di aggregazione e non tutta la popolazione può permettersi di spendere cifre importanti per stare insieme, ma l'amministrazione comunale - colpendo e limitanto l'attività a scopo puramente aggregativo - ha deciso di allinearsi con il pensiero della destra. Così fioccano multe, divieti e controlli. Non solo. Le ordinanze sono accompagnate da un costante taglio alle politiche sociali e culturali, riducendo l'offerta di intrattenimento. I giovani che potranno spendere decideranno di andar fuori città o nei locali a pagamento; gli anziani e le famiglie dovranno accontentarsi. Tutto ciò avviene in un paese mediterraneo come l'Italia, dove anche nella stagione estiva si finisce di lavorare tardi. Il tempo per stare insieme, così, si riduce. Il Comune di Terni colplisce la socialità, colpisce il pluralismo, colpisce l'attrattività del territorio e non garantisce la quiete, perché non colpisce altri rumori (cantieri mattutini, traffico in pieno centro, etc.) e perché una città meno popolata e meno viva - oltre ad essere noiosa - è anche una città meno sicura. Meglio una città vuota e piena di telecamere o un città piena di umanità? Per questi motivi invitiamo tutti a documentarsi sull'argomento e a sostenere - come noi della Fabbrica faremo - tutte quelle iniziative di protesta, appelli e raccolte firme, che ci saranno nella nostra città.

LA FABBRICA DI NICHI - TERNI

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