Dell’opposizione si dice sempre che è divisa: è il gioco di Berlusconi, che è abile nel mascherare le divisioni ben più profonde interne alla maggioranza. C’è invece un’opposizione che lavora per l’Unità.
Ignazio Marino, Luigi De Magistris, Claudio Fava, in rappresentanza di tanti parlamentari e iscritti dei loro partiti, si incontrano stasera a Roma, alle 21 al caffé letterario di Via Ostiense, per discutere insieme delle iniziative da intraprendere contro la legge-bavaglio, per progettare una legge contro il conflitto d’interessi e per il riordino del sistema radiotelevisivo che deve garantire più informazione e pluralismo.
Gli esponenti dei partiti dell’opposizione si confrontano con i cittadini che hanno dato vita al «Move On» italiano, un movimento di pressione che si ispira all’esperienza americana (www.moveon.org) che ha contribuito ad affondare Bush svelandone ogni giorno una bugia e sostenendo poi la candidatura di Obama.
«Gli elettori di centro-sinistra chiedono ai loro partiti di unirsi, non di fondersi ma di lavorare insieme per formare una coalizione vincente», spiega Marco Quaranta, promotore dell’iniziativa nata su FaceBook (http://www.facebook.com/group.php?gid=285929987620) ma già approdata nel mondo reale, attraverso tanti incontri tra i politici e i rappresentatnti dei movimenti: «Il limite di alcuni movimenti è che rifiutano il confronto con i politici. È vero anche l’inverso – continua Quaranta – un limite di alcuni politici è che rifiutano il confronto con i movimenti, e questo, a sinistra, ha creato uno scollamento tra la società civile e la politica che noi vogliamo sanare, perché per mandare a casa Berlusconi è necessario vincere le elezioni e per vincere le elezioni bisogna tornare a votare. E’ inaudito solo immaginare che, in un paese democratico, un Governo possa proporre leggi per limitare l’uso delle intercettazioni a chi deve indagare per la sicurezza dei cittadini, pensando poi anche di vietare la pubblicazione delle indagini stesse tramite le intercettazioni, dopo averle depositate, eliminando così la possibilità di far sapere notizie vitali a tutela delle persone. Secondo noi cittadini e militanti ai partiti, la risposta della Politica a questa proposta di legge insopportabile deve essere all’altezza della gravità della situazione».
Partecipano all’incontro Ignazio Marino (Senatore Pd), Luigi De Magistris (Europarlamentare Idv), Claudio Fava (Sel), Roberto Natale (Segretario Fnsi, Federazione Nazionale della Stampa Italiana), Francesca Fornario (l’Unità), Alessandro Gilioli (L’Espresso). «All’incontro parteciperanno molti militanti dei movimenti, dei grillini, del Popolo viola, oltre alla base dei partiti. Dobbiamo ricostruire il dialogo. Prendiamo coraggio, non abbassiamo la guardia, se siamo in grado di essere cittadini uniti possiamo cambiare e incidere sulle scelte della politica. Colmiamo il grave vuoto che separa le Istituzioni dalla società civile, proponendo grandi cambiamenti».
Fonte: l’unità
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