lunedì 14 giugno 2010
AMELIA/N’ANDRANGHETA: SEQUESTRATO DALLA DIA META’ RISTORANTE DEL PARCO DEGLI ULIVI
I Carabinieri della Direzione Investigativa Antimafia hanno
sequestrato il 50% delle quote del Parco degli Ulivi, società
proprietaria di un mega ristorante ad Amelia, in provincia di Terni,
che la cosca Marando avrebbe ottenuto come restituzione di un prestito
di 50 mila euro a tassi d’usura. Un impero di oltre 20 miliardi di
Euro. I carabinieri del Comando provinciale di Torino e la Direzione
Investigativa Antimafia (Dia) hanno eseguito nella notte numerosi
arresti nei confronti di alcuni importanti presunti esponenti della
’ndrangheta che secondo l’accusa operavano in Piemonte e in Calabria.
Sequestrati anche terreni, abitazioni e quote societarie ritenute
riconducibili alla cosca dei Marando.
Nella rete degli investigatori sono finite proprietà in mezza Italia.
Come un terreno nel territorio di Bovalino, nel comune di Reggio
Calabria, una villa con parco e piscina a Nettuno e molti altri beni.
Numerose anche le partecipazioni azionarie. Come quella nella Piramide
Costruzioni srl, secondo gli investigatori costituita a capitale zero
nel 2002 e proprietaria di diversi immobili nelle province di Como e
di Varese e a Siderno (Reggio Calabria). E poi ancora la Camerino 98
srl, società a cui faceva capo una maxi autorimessa di Roma, la Edimar
Sas di Corsico, azienda di movimento terra nel milanese, e la Grinfarm
di Torino, intestata ad una persona di fantasia e proprietaria di
numerosi terreni a Rivarossa, in provincia di Torino. Dove la cosca
Marando aveva anche acquistato un bar, a San Mauro, intestato al
figlio del boss Domenico Marando.
Fonte: TERNI MAGAZINE 11.06.2010
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