lunedì 28 dicembre 2009

Sel sulla Palestina


ordine del giorno approvato dall'Assemblea del 19/20 Dicembre e dichiarazioni di Marco Furfaro

Ricorre,nei prossimi giorni,l’anniversario dell’operazione Piombo Fuso con cui il governo israeliano ha commesso nella striscia di Gaza atrocità tali da essere definite,dalla Commissione internazionale d’inchiesta crimini di guerra.
Tuttora perdurano in quel territorio condizione drammatiche d’assedio per la popolazione civile privata dei più elementari rifornimenti (Tel Aviv impedisce il passaggio del cemento,del vetro e di materiali edilizi necessari per la ricostruzione) mentre i 4 miliardi di dollari che sono stati stanziati, la scorsa primavera nel summit “per Gaza”,restano nelle casse dei paesi donatori per il divieto del governo israeliano.

In questi anni il governo d’ Israele ha continuato la sua politica di annessione strisciante attraverso un piano di colonizzazioni che ha sottratto piu’ del 40% del territorio della Cis-giordania . Continua anche la repressione, la costruzione del Muro, i posti di blocco allo scopo di paralizzare ogni forma di vita della società civile palestinese, il trasferimento della popolazione su base etnica in aperta violazione di tutte le norme del diritto internazionale e delle risoluzioni delle Nazioni Unite .

La vittoria della destra nazionalista e ultrareligiosa in Israele ha espresso un governo che si è ufficialmente disimpegnato dall’accordo di Oslo , ha intensificato ulteriormente gli insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme est con la violenza quotidiana dei coloni estremisti contro la popolazione civile e le loro proprietà .

Tutti gl’impegni della comunità internazionale assunti al vertice di Sharm El Shiekh per una rapida ricostruzione sono rimaste disattesi .

Ogni giorno che passa, con la politica dei fatti compiuti, il governo d’Israele vanifica l’ipotesi della soluzione basata sul principio di due stati per due popoli e viola la legalità internazionale (la costruzione del Muro è stata condannata anche dalla CIG dell’Aja) che va invece ripristinata.

L’Assemblea di SEL esprime la condanna della politica del governo Israeliano e la piena solidarietà al popolo palestinese ,chiedendo al prossimo coordinamento nazionale di attivarsi
per :
1- Premere sul governo Italiano e sulla commissione Europea per impegnare Israele ad atti che concretizzino il rispetto del diritto internazionale,sostenendo proposte di pace come quella della lega araba o della conferenza di Ginevra.
2- Attivare il nostro movimento per una campagna contro l’assedio disumano di Gaza.
3- Promuovere la critica della politica del governo della destra israeliana che considera Israele come uno stato esclusivamente ebraico con conseguenze sciagurate nei confronti di un terzo di suoi cittadini di religione non ebraica .
4- Fare conoscere meglio in Italia e sostenere le forze progressiste e pacifiste in Palestina e Israele che lottano per una convivenza pacifica .
5- Attivarci insieme alle altre forze politiche e ad organizzazioni della società civile perche siano processati da un tribunale internazionale quanti si sono macchiati di crimini di guerra
6- Favorire tutte le iniziative nel segno di una riconciliazione e di una ritrovata unità dell’intero popolo palestinese.

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GAZA, FURFARO (SEL): GOVERNO FACCIA PRESSIONE PER APRIRE VALICO RAFAH AI PACIFISTI

“Le autorità egiziane nelle ultime ore hanno fatto sapere agli organizzatori della Gaza Freedom March che non intendono aprire il valico di Rafah per permettere agli oltre 1300 partecipanti da 42 paesi, di entrare nella Striscia di Gaza. La Gaza Freedom March è una manifestazione di solidarietà che intende richiamare l’attenzione sulla crisi umanitaria in corso e sulla illegalità dell’assedio, chiedendo alla Comunità internazionale che vi metta fine. La polizia egiziana ha inoltre fermato gli autobus dei pacifisti italiani al Cairo per impedire loro di passare il valico di Rafah e portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.

Chiediamo al Ministro Frattini e al sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi di intervenire presso le autorità egiziane affinché queste consentano il passaggio dei pacifisti e permettano l’ingresso nella Striscia anche ai nostri connazionali dal valico di Rafah. I manifestanti sono portatori di un messaggio di pace e solidarietà, sarebbe grave se il governo italiano facesse mancare il proprio supporto”.

Lo dichiara in una nota Marco Furfaro del coordinamento nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà.
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