lunedì 28 dicembre 2009

Iran, scontri nelle città. Ucciso un nipote di Moussavi


da Facebook: profilo di Informazione Libera

di Ferdinando Pelliccia


Almeno 9 morti e decine di feriti in quelli che si possono definire gli scontri più violenti degli ultimi mesi a Teheran e in altre città iraniane. Il sito riformista iraniano, 'www.parlemannews.ir' ha rivelato che tra le vittime c'è Ali Moussavi, nipote del leader dell'opposizione Mir Hossein Moussavi.

Il giovane sembra sia stato ucciso a mezzogiorno nel corso di scontri avvenuti in piazza Enghelab, nel centro di Teheran. Colpito al petto, il suo corpo è stato trasportato all'ospedale 'Ibn Sina' di Teheran dove è morto. In un primo momento non ci sono state conferme anzi la polizia iraniana ha smentito che ci fossero state vittime, ma poi, prima alcuni siti dell'opposizione e poi in serata la televisione ufficiale iraniana hanno confermato che ci sono stati diversi morti negli scontri di oggi tra le quali il nipote di Moussavi. Mentre l'agenzia iraniana Fars, citando un portavoce della polizia, ha spiegato che ci sono anche numerosi agenti feriti. Le tensioni e le violenze che da mesi scandiscono il tempo in Iran, dopo la contestata rielezione a presidente di Mahmoud Ahmadinejad a giugno e dopo la dura repressione delle manifestazioni che hanno seguito il voto, hanno di nuovo portato a violenti scontri tra forze di sicurezza iraniane e sostenitori del movimento riformista di opposizione al governo iraniano. Per il secondo giorno consecutivo l'opposizione è scesa in piazza nella capitale iraniana Teheran. Mentre scontri tra manifestanti e polizia sono stati segnalati dal sito 'Jaras' anche a Isfahan e Najafabad, nell'Iran centrale e a Shiraz nel sud e nella città nordoccidentale di Tabriz. Anche in queste città ci sarebbero stati diversi feriti e almeno 5 morti.

Fin dalle prime luci dell'alba centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa, forze di sicurezza e miliziani islamici filo governativi, Basiji presidiavano il centro Teheran. Lo scopo era quello di impedire manifestazioni dell'opposizione durante la festa religiosa sciita dell'Ashura. Ad essere presidiate, si leggeva sulle pagine web del sito dell'opposizione 'Jaras', soprattutto piazza Haft-e Tir, Enqelab Street e le vicinanze del grande Bazar. Dopo gli scontri di ieri, in varie zone della capitale, l'opposizione aveva lanciato per oggi un appello per un raduno nel centro di Teheran a margine delle cerimonie per l'Ashura, la principale festività religiosa sciita. Scontri tra polizia e manifestanti anti governativi sarebbero scoppiati immediatamente nel centro di Teheran, in particolare nelle piazze Imam Hossein e Engelab, quando migliaia di persone, giunte a piccoli gruppi, si sarebbero radunate nel centro della capitale iraniana incuranti della massiccia presenza di forze di sicurezza. I manifestanti hanno cominciato a scandire slogan contro il presidente Ahmadinejad e la Guida suprema Alì Khamenei. La polizia sarebbe subito intervenuta, prima con i gas lacrimogeni e poi caricando la folla. Gli agenti avrebbero anche aperto il fuoco sulla folla, uccidendo almeno 5 persone e ferendone altre 2. Tra le vittime un uomo colpito da un proiettile alla fronte, un altro morto con il capo fracassato dai manganelli e un altro investito da un auto della polizia. I manifestanti hanno dato fuoco a molti cassonetti dell'immondizia per proteggersi con il fumo dall'effetto dei lacrimogeni e usarli come barricate. Sul viale Hafez i manifestanti hanno anche rovesciato e dato alle fiamme due auto della polizia. Anche ieri la polizia era intervenuta facendo uso dei lacrimogeni e a colpi di manganelli e sparando colpi d'arma da fuoco in aria aveva disperso i manifestanti. Gli agenti hanno effettuato anche molti arresti. Proprio per evitare che ciò accadesse nei giorni scorsi le autorità iraniane avevano preventivamente proibito qualsiasi manifestazione dell'opposizione in occasione delle celebrazioni religiose di Tasua e Ashura. Ieri e oggi in particolare, quando processioni religiose avrebbero attraversato in lutto le città iraniane nel ricordo del martirio di Hussein, nipote di Maometto morto a Kerbala nel 680. Una precauzione che non ha sortito l'effetto voluto visto che il movimento riformista dell'Onda Verde, che si oppone al governo del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, è tornato a far sentire la sua voce proprio nei due giorni.

L'opposizione antigovernativa approfitta di ogni celebrazione ufficiale del regime o ricorrenza religiosa nel Paese per tornare a manifestare nelle strade. Un'altra opportunità era poi data loro dal fatto che oggi cadeva il settimo giorno dalla morte del grande ayatollah dissidente Hossein Ali Montazeri, ai cui funerali, svoltisi lo scorso lunedì nella città santa di Qom erano sfociati in scontri tra forze di sicurezza e oppositori. La tradizione sciita vuole che si torni a commemorare i defunti dopo una settimana dalla loro morte. Però le autorità iraniane avevano proibito anche ogni raduno per questo motivo. Da giorni le autorità iraniane avevano messo in guardia l'opposizione sul rischio che correvano se avessero continuato a manifestare. Il vice capo della polizia iraniana, il generale Ahmad Reza Radan, alcuni giorni fa aveva spiegato che le forze dell'ordine sarebbero intervenute severamente contro tutti i aduni illegali in occasione di questi due giorni durante i quali la popolazione scende in maniera massiccia in strada.

L'ultimo grande avvertimento contro l'opposizione iraniana era però stato lanciato dalla Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, il 13 dicembre scorso quando aveva affermato che il movimento anti-governativo sarebbe stato eliminato agli occhi della nazione. Minacce sono arrivate anche dalla magistratura iraniana che ha promesso di procedere legalmente e forse anche di arrestare i due leader dell'opposizione Moussavi e Karroubi. Minacce che finora sono rimaste tali , ma i fatti di oggi cominciano a far temere per la sorte del movimento riformista in Iran. L'opposizione comunque non si mostra per nulla spaventata anzi ha annunciato che le proteste continueranno anche stanotte nelle principali piazze di Teheran. Secondo il sito riformista 'Jaras' l'opposizione intende manifestare in diverse piazze e parchi nel centro e nel nord di Teheran. L'appuntamento è in piazza Vanak, Mohseni, Enghelab e Tajrish e nei principali parchi pubblici si legge sulle pagine web del sito.

http://www.reportonline.it/cronaca/iran-scontri-nelle-citta-ucciso-un-nipote-di-moussavi.ht
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