giovedì 27 agosto 2009

Gli applausi del PD a Fini e alla morte di Carlo Giuliani


Gli applausi del PD a Fini e alla morte di Carlo Giuliani
di Giulio Sardi


dal sito: www.linkontro.info

Solo due giorni fa la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso la sua sentenza sull’assassinio di Carlo Giuliani durante il G8 di Genova. Un colpo al cerchio e uno alla botte. Secondo i giudici di Strasburgo l’Italia è colpevole per non aver “condotto un’adeguata indagine sulle circostanze del decesso di Carlo Giuliani”, ma il carabiniere Mario Placanica ha sparato al ragazzo in circostanze di legittima difesa. E proprio a Genova, intervenendo alla Festa del Partito Democratico, è su questa seconda parte della sentenza che ieri ha messo l’accento il presidente della Camera Gianfranco Fini, dichiarando la propria soddisfazione e raccogliendo inattesi applausi dalla platea.

Per quanto ci riguarda, non sono gli applausi della platea democratica ad essere inattesi, quanto la soddisfazione di Fini per la sentenza. Infatti in quegli istanti drammatici del 20 luglio 2001, i DS antesignani del PD in piazza a Genova non c’erano. Il partito aveva lasciato ufficialmente da solo il movimento. Non un dito era stato alzato dai vari Fassino, Veltroni e D’Alema per difendere dal massacro non solo i centri sociali del nord-est, ma anche i pacifisti con le mani dipinte di bianco, i preti e le suore missionarie che operano ogni giorno al fianco dell’umanità dolente del sud del mondo.

Se i DS stavano a casa, c’era invece Gianfranco Fini, presente in quelle ore nella sala operativa della Questura di Genova in qualità di vicepresidente del consiglio. E se Strasburgo scagiona, in Placanica, la manodopera dell’omicidio, condanna o per lo meno solleva pesanti dubbi proprio sul ruolo dello stesso Fini, dei suoi colleghi ministri e dei più alti dirigenti delle forze dell’ordine.

Infatti, secondo la Corte Europea, ciò che rende l’Italia colpevole, e la obbliga a risarcire con 40.000 euro la famiglia Giuliani, è proprio il fatto che l’indagine non abbia verificato “se le autorità avevano pianificato e gestito le operazioni di mantenimento dell’ordine pubblico in modo da evitare il tipo di incidente che ha causato il decesso di Carlo Giuliani”. E ancora, “la Corte vede uno stretto legame tra lo sparo mortale e la situazione nella quale Mario Placanica e Filippo Cavataio si sono ritrovati” e “le indagini non sono state adeguate nella misura in cui hanno ricercato quali fossero le persone responsabili di detta situazione”.

In altre parole, come nota in un comunicato sulla sentenza la famiglia Giuliani, l’Italia è rea di non aver indagato le responsabilità politiche e della catena di comando. Responsabilità politiche –anche se la sentenza questo non lo dice - in primo luogo del più alto esponente del governo presente a Genova nel più alto luogo di direzione delle operazioni di piazza: Gianfranco Fini nella sala operativa.

Gli applausi della Festa Democratica a Fini sulla sentenza di Strasburgo possono senz’altro essere stati dettati da un clima positivo peraltro ampiamente atteso. E’ successo molte volte negli ultimi mesi, che gli elettori del PD abbiano sentito pronunciare dal presidente della Camera le parole che volevano sentire dai loro leader, su temi come l’immigrazione, la laicità, i diritti civili, dal caso Englaro al testamento biologico, nonostante il nome di Fini rimanga in calce a due delle leggi peggiori per chi si dice di sinistra: quella sull’immigrazioni firmata insieme a Bossi e quella sulle tossicodipendenze firmata insieme a Giovanardi.

Tuttavia quegli applausi, gli unici inattesi e quindi i più apprezzati dallo stesso Fini, hanno un altro significato che non dovrebbe essere sottovalutato. Oltre a testimoniare una vicinanza tra il popolo democratico e il leader della destra che va oltre ogni più rosea aspettativa, testimoniano anche una lontananza tra il popolo democratico e il popolo della sinistra erede di quella che scese per le strade di Genova a farsi massacrare nel 2001. Ne dovrebbe tener conto chi ipotizza, auspica o lavora per l’ingresso nel PD del milione di persone che alle ultime elezioni hanno messo una croce sul simbolo di Sinistra e Libertà.


gli applausi a Fini, il video


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