Sinistra e Libertà si rivolge ad ambientalisti, agricoltori, cacciatori, amministratori eletti e nominati negli enti gestori…
Sinistra e Libertà si rivolge ad ambientalisti, agricoltori, cacciatori, amministratori eletti e nominati negli enti gestori della fauna selvatica (Province, ATC, CA) perché concorrano a una rinnovata e condivisa attenzione dei cittadini alla costruzione di una politica di conservazione ed uso delle risorse naturali e faunistiche, nella consapevolezza del loro enorme valore e, nel contempo, della loro limitatezza. Quale patrimonio comune dei popoli d’Europa, la conservazione e la corretta gestione delle risorse naturali e faunistiche in ciascun Paese membro sono pilastri fondamentali di una democrazia che miri alla condivisione delle scelte e alla partecipazione attiva dei cittadini nella realizzazione delle politiche ambientali, fulcro di una migliore qualità della vita dell’oggi e per le future generazioni. La qualità della vita è un diritto inalienabile di uomini e donne, diritto che non ammette disuguaglianze e discriminazioni e che include la responsabilità di prendersi cura del Pianeta e delle sue forme viventi.
Per che cosa ci impegnamo:
- la costruzione di una strategia di conservazione e gestione delle risorse naturali e faunistiche che veda coinvolti, fin dall’inizio, ricercatori, ambientalisti, agricoltori, cacciatori e tecnici faunisti, insieme agli enti responsabili per definire obiettivi, azioni e risultati condivisi, economicamente sostenuti e misurabili. Primo concreto obiettivo è la piena applicazione della vigente legge 157/92 (che è anche legge per la tutela della fauna omeoterma) ancor oggi ampiamente disattesa in larga parte d’Italia e la reale applicazione delle direttive europee Habitat e Uccelli rispetto alle quali pendono nei confronti dell’Italia differenti procedure d’infrazione;
- il sostegno alle attività degli Enti di ricerca, ed in primis la definitiva soluzione dell’annosa e difficile situazione di autonomia e certezza economica dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi ISPRA);
- la promozione della lotta al bracconaggio attraverso l’aumento delle risorse destinate, il rafforzamento del sistema dei controlli e delle sanzioni, la valorizzazione del volontariato e un’efficace programma di informazione e sensibilizzazione.
Al Governo italiano chiediamo:
- la realizzazione in tempi rapidi di una esaustiva relazione sullo stato di applicazione della vigente legge 157/92 anche al fine di individuare le migliorie condivise tra le categorie interessate per realizzare l’obiettivo della conservazione e della gestione faunistica in tutto il territorio così come richiesto nel documento sottoscritto dal “Tavolo dei portatori di interesse” che ha visto protagonisti Amici della Terra, Arcicaccia, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Fare Verde, Federcaccia, Italcaccia, Legambiente, Lipu, Wwf;
- il sostegno culturale ed economico anche con il trasferimento di parte delle tasse di concessione governativa pagate dai cacciatori al fondamentale ruolo svolto in Italia da agricoltori, allevatori ed operatori forestali, che esercitano attività in aree rurali e montane, per il mantenimento del patrimonio faunistico italiano (status giuridico: patrimonio indisponibile dello Stato).
Al Parlamento chiediamo: :
- l’approvazione di una specifica legge integrativa della norma quadro che vada oltre l’attuale previsione di indennizzo nel caso di danni (a colture, patrimonio zootecnico o persone e cose) causato da animali selvatici con documentata presenza di popolazioni vitali di animali selvatici e che affronti anche il tema delle specie selvatiche cacciabili per le quali la comprovata eccessiva presenza determini considerevoli danni alle colture agricole e che abbia come pilastri il divieto di immissione in natura di animali appartenenti a specie in soprannumero e una seria, efficace e complessiva azione di management naturalistico-ambientale. Tale norma dovrà essere di coordinamento e di sostegno alle legislazioni regionali già operanti;
- il supporto economico alla formazione, all’aggiornamento al riconoscimento ed alla valorizzazione del volontariato;
- il finanziamento agli Enti pubblici e privati che assumano chiaramente nei propri bilanci l’impegno di fare della qualità ambientale il prioritario obiettivo della loro attività.
Roma Maggio 2009
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