Grazie agli interventi eseguiti sul costone sarà ora possibile proseguire la valorizzazione, anche con la realizzazione dell’ascensore
(Direzione generale/Uff. stampa) - I grandi lavori di consolidamento sul costone travertinoso della cascata delle Marmore eseguiti da Regione e Comune dal ’92 al 2007, consentono di ridurre sensibilmente l’area della zona a rischio geomorfologico dai Campacci al belvedere inferiore. “La procedura è già stata avviata - dichiara l’assessore ai lavori pubblici Alberto Pileri – e appena sarà conclusa porterà notevoli benefici per gli interventi di sviluppo turistico nella zona della cascata. Ridotto il vincolo e ridimensionato il rischio, sarà infatti possibile continuare e completare la valorizzazione dell’area, con nuovi interventi, prima non consentiti, che la renderanno maggiormente fruibile, primo fra tutti l’ascensore tra Collestatte Piano e i Campacci in prossimità della presa di Penna Rossa che permetterà un agevole collegamento tra le due aree turistiche più visitate del nostro territorio, sfruttando il tracciato delle vecchie condotte con un progetto inserito nel pacchetto ”Grand Tour” del bando regionale C4”.
“Nei giorni scorsi – spiega Pileri – si è svolta la conferenza dei servizi ed è stata condivisa la procedura per la riduzione dell’area a rischio. La relazione contenente le specifiche degli interventi eseguiti, sarà trasmessa dalla Regione, correlata con quella del Comune al segretario generale dell’Autorità di Bacino del fiume Tevere”.
“Considerata l’entità degli interventi eseguiti che hanno consentito la messa in sicurezza del Belvedere Basso e di una parte notevole del Belvedere superiore in destra idraulica della cascata, con un investimento complessivo di oltre 23 milioni di euro divisi in quattro stralci, con la realizzazione, tra l’altro, di 9 grandi pozzi strutturali, siamo fiduciosi nel pronto accoglimento della nostra richiesta”.
“L’iter si dovrebbe concludere tra aprile e maggio, anche con un sopralluogo dell’Autorità di Bacino e di una delegazione del segretariato generale Unesco, ospitato in Umbria, che sta elaborando il rapporto Onu sulle acque”.
“Nel caso di esito favorevole –conclude l’assessore Pileri – quello della Cascata delle Marmore sarebbe il primo caso in Italia di riclassificazione di un’area a rischio con la riduzione del rischio stesso a seguito di interventi realizzati a cura degli enti locali”.
L’assessore rileva infine l’esigenza di proseguire nella realizzazione del progetto di messa in sicurezza sul lato sud-ovest del costone roccioso, in direzione di Papigno, per il quale necessita il reperimento di almeno ulteriori 10 milioni di euro. “In questo senso una richiesta è stata inoltrata da tempo all’attenzione della presidenza della giunta regionale”.
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