domenica 30 marzo 2008

le proposte della Sinistra su salari,pensioni e costo della vita

Diminuire le tasse per i lavoratori

Il fisco è ingiusto. Lavoratori dipendenti e pensionati sono quelli che sostengono il peso essenziale del sistema. Noi vogliamo cambiare la situazione. Per questo proponiamo di:
- elevare le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti e la relativa quota esente (portandola progressivamente fino a 12000 euro) con adeguamento automatico all’inflazione e realizzando il raggiungimento del medesimo livello anche per i pensionati;
- diminuire il prelievo fiscale sui redditi più bassi (portando l’aliquota Irpef del 23% al 20%);
- restituire il fiscal drag.

• Incrementare le pensioni attuali

Oltre all’aumento della quota fiscalmente esente anche per i pensionati, proponiamo interventi drastici per incrementare il potere di acquisto delle pensioni

Noi proponiamo :
- di incrementare le attuali pensioni minime e basse fino ad almeno 800 euro mensili netti;
- di cambiare il meccanismo di rivalutazione di tutte le pensioni collegandole alla ricchezza prodotta dal Paese e all’inflazione calcolata su un paniere di beni e servizi essenziali.

Occorre effettivamente assicurare che i lavoratori che svolgono attività usuranti (notte, a vincolo, a catena, a rischio) dovranno vedere riconosciuto il diritto ad andare prima in pensione.
Il TFR dei lavoratori deve poter essere versato volontariamente, per la pensione integrativa, all’INPS e la scelta verso i fondi pensione deve poter diventare reversibile.

• Garantire la pensione per i giovani

Occorre pensare anche alle pensioni future, a quei milioni di ragazze e ragazzi che, a causa della generalizzazione della precarietà e dell’introduzione del metodo contributivo, non potranno avere una pensione dignitosa, tale da garantire una vecchiaia autonoma.
Noi proponiamo un intervento legislativo atto ad assicurare effettivamente una pensione netta, pari ad almeno il 65% dell’ultima retribuzione.

• Combattere il caro prezzi

Secondo le associazioni dei consumatori, dal 2002 al 2008, le famiglie di lavoratori dipendenti hanno dovuto sopportare un aumento della spesa di 9.335 euro. Diciotto milioni di famiglie di lavoratori dipendenti, hanno subito fra il 2002 e il 2007 rincari per 137,4 miliardi di euro in tutti i settori della vita produttiva.

Avanziamo le seguenti proposte:

- esercitare la sorveglianza dei prezzi dei beni considerati sensibili, fino alla possibilità del blocco dei prezzi per i beni di prima necessità;
- definire un paniere di prodotti più rispondente ai consumi reali delle famiglie popolari per misurare l’inflazione e un paniere ad hoc per le famiglie con un pensionato ultrasessantacinquenne;
- un fondo per interventi di sostegno al reddito per le famiglie disagiate per l’accesso ai beni di consumo essenziali.

• Farmers market

Proponiamo di incentivare la vendita diretta, in particolare nel settore dell’ortofrutta, istituendo 400 mercati comunali settimanali con la partecipazione di 8 mila aziende agricole in grado di offrire prodotti alimentari con la migliore convenienza nel rapporto tra prezzi e qualità; si possono così ottenere risparmi per le famiglie fino al 30 per cento.

• Gruppi di acquisto solidale

Proponiamo maggiori agevolazioni ai Gruppi di acquisto solidali (GAS) formati da persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.

• Piena attuazione dell’azione collettiva risarcitoria (cosiddetta Class action).

La legge finanziaria 2008 ha istituito l’azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori, prevedendo la possibilità di una causa collettiva. Contro l’introduzione di questa novità ci sono state forti resistenze da parte imprenditoriale. Si tratta ora di varare i provvedimenti attuativi.

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