"Bloccare la vendita delle ex elementari di Piediluco"11.01.2008 - ore 12:39 - Lo chiedono i consiglieri Botondi e Guerra che propongono di accorparvi le sedi dei servizi pubblici
“Abbiamo chiesto al Comune di Terni, con una mozione già presentata, una urgente discussione in Consiglio comunale per riconsiderare la scelta di vendere lo storico edificio già sede delle scuole elementari a Piediluco”. Lo dicono i consiglieri del gruppo della Sinistra Unita Simone Guerra e Guido Botondi. “Siamo da sempre contrari alla vendita dello storico palazzo in Piediluco che consideriamo un patrimonio della cittadinanza, di cui il Ministero dei Beni Culturali ha già riconosciuto il notevole interesse storico-culturale, e che può essere valorizzato come sede unica di tutti i servizi pubblici ora presenti nel centro del paese, con grossi vantaggi sia per gli abitanti che per il Comune stesso. Ricordiamo, infatti, che a Piediluco i servizi pubblici, come il distretto sanitario, si trovano adesso in locali vecchi e disagevoli, con spazi angusti e accessi scomodi per gli utenti, spesso anziani, né sono serviti da un adeguato numero di parcheggi: i locali della delegazione comunale non sono addirittura a norma di legge, come certificato da un recente sopralluogo dei Vigili del fuoco, cosicché l’unica sala per le assemblee pubbliche è inagibile”.
“A fronte di queste carenze e di questi disagi – proseguono Guerra e Botondi - è impensabile mettere in vendita l’unico palazzo di proprietà comunale a Piediluco che potrebbe ospitare confortevolmente, data l’ampiezza dei locali e la disponibilità di parcheggi antistanti, tutti i servizi pubblici ( delegazione, distretto sanitario, servizi postali, vigili urbani, farmacia, centro anziani etc.). Inoltre la situazione è molto cambiata da quando il Consiglio comunale votò l’alienazione dell’edificio in questione: le ex scuole elementari di Piediluco sono state messe due volte all’asta, in data 7 novembre e 28 dicembre scorsi, alla cifra base di 821.000 €, ma in entrambe le occasioni non è stata presentata alcuna offerta d’acquisto.
“Chiediamo pertanto, nella mozione che verrà discussa in Consiglio comunale, al Sindaco e alla Giunta del Comune di Terni di recuperare l’immobile in questione per valorizzarlo come sede unica in cui accorpare tutti i servizi pubblici presenti a Piediluco, razionalizzando la spesa e migliorando al contempo la qualità dei servizi stessi: facciamo notare che anche a Marmore il Comune sta procedendo all’accorpamento dei servizi, delegazione e distretto sanitario, all’interno dell’edificio già sede delle scuole elementari. Perché non fare altrettanto a Piediluco?” “Chiediamo direttamente al Sindaco constatato l’esito delle due aste pubbliche andate deserte, che non si proceda ulteriormente nel tentativo di vendere l’immobile, magari con una trattativa privata: questo favorirebbe il rischio di speculazioni immobiliari, con la possibilità di svendere il palazzo a poco prezzo, ben al di sotto della base d’asta di 821.000 €. Più che un ricavo –concludono i consiglieri - si tratterebbe di un danno al Patrimonio e alle casse comunali, mentre noi proponiamo che il Comune metta in vendita i locali di sua proprietà nel centro di Piediluco per reperire risorse utili a coprire le spese necessarie agli interventi di manutenzione e adeguamento dello stabile delle ex scuole elementari”.
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