martedì 2 maggio 2023

1 MAGGIO

 

Si sono risentiti a destra, perché abbiamo detto che ieri c’era poco da festeggiare per i lavoratori. E che anzi, bisogna prepararsi alla lotta.
“Come osano?” hanno tuonato i giornali di destra, che fra un po’ mi accusavano di incitazione alla violenza.
Va tutto benissimo, secondo loro, adesso arriva pure qualche manciata di soldi, ma solo da luglio a dicembre, che volete di più?
Di fronte a queste difese a oltranza del governo, è da ieri che mi chiedo se non sanno perché non vivono nella realtà, oppure sanno e fanno finta di niente?
Lo sanno che in un anno un lavoratore medio ha perso il 15% del suo reddito annuo?
Lo sanno che questo taglio del cuneo fiscale non copre nemmeno un terzo di quanto perduto?
Lo sanno che gli italiani hanno bruciato oltre 2.000 euro in più per le bollette in pochi mesi?
Lo sanno che in Italia ci sono 4 milioni di precari?
Lo sanno che 6 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi?
Potrei continuare questo elenco all’infinito, ma quel che è certo è che gli italiani hanno tutte le ragioni a essere incazzati, anche perché il governo non è intervenuto su nessuna delle questioni che da oltre un anno massacra i risparmi delle famiglie.
Libero, Giornale e compagnia se ne facciano una ragione: esiste una opposizione e soprattutto esiste chi cerca di rimanere collegato con la vera Italia e sa che ieri, come ogni giorno, c’era ben poco da festeggiare.
 
Nicola Fratoianni 
 

 

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