giovedì 9 febbraio 2012

Elena Coletti costretta a rinunciare alla Olimpiadi

Nell'articolo che segue è narrato un episodio che ancora una volta conferma la scarsa attenzione delle istituzioni locali su alcuni temi importanti per il nostro territorio, tra cui quello delle infrastrutture sportive. SEL "Velino" chiede che al più presto gli Enti Locali intervengano per valorizzare una risorsa come il canottaggio, garantendo agli atleti tutte le condizioni per poter raggiungere ottimi risultati.

Tommaso Sabatini - SEL "Velino"

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di Ivano Mari -  da terninrete.it


Il sogno di Elena Coletti si infrange davanti all'immobilismo del Comune di Terni incapace di trovare una sistemazione adeguata per la società del CLT, società per la quale gareggia la giovane atleta ternana.
Veniamo ai fatti che risalgono a diversi mesi fa.
Come si sa Elena si stava preparando per sostenere, con le altre compagne dell'armo azzurro, lo spareggio in programma il 23 maggio in Svizzera per conseguire la qualificazione per le Olimpiadi di Londra.
L'impegno sostenuto insieme al suo allenatore, Fabio Poletti, stava dando dei buoni frutti tanto che Elena aveva raggiunto una forma già importante.
La situazione, però, precipita venti giorni fa quando alla società di Via Muratori è arrivato lo sfratto da parte del proprietario del terreno sul quale è allestita una struttura per il rimessaggio delle barche ed adibita anche a spogliatoio. Della problematica è stato interessato il Comune di Terni, già da mesi a conoscenza della situazione che, però, non ha trovato alcuna soluzione nonostante la disponibilità a collaborare della società ternana.

Sfiduciata e sentitasi sola Elena Coletti, alla vigilia della partenza per tre settimane di raduno azzurro a Sabaudia, ha preso la decisione di uscire dal gruppo oilimpico:
" Sono amareggiata e con il morale a terra. Anni ed anni di sacrificio che mi hanno portato alle soglie delle Olimpiadi sono stati vani ed inutili per raggiungere una soddisfazione senza pari.
Mi sento abbandonata a me stessa e non riesco a capire l'immobilismo delle istituzioni. Ci ho pensato molto perchè la decisione è di quelle dolorose. Cercherò di consolarmi con lo studio applicandomi con impegno visto che la maturità classica è ormai alle porte. Sono dispiaciuta anche per il mio allenatore, Fabio Poletti, che da anni supporta con il suo entusiasmo e con la sua professionalità il mio lavoro."
" Sono amareggiato e sfiduciato, ha affermato Fabio Poletti, perchè la situazione è precipitata e rischia di diventare ancor più grave. Senza una struttura per poter ricoverare le barche, senza uno spogliatoio adeguato l'attività è in grosso pericolo. Elena ha già preso una decisione grave che mi auguro faccia riflettere chi deve farlo ma la situazione potrebbe diventare ancora più grave se non si troverà una soluzione adeguata che senza spendere risorse esiste ed è facilmente realizzabile. Basta volerlo!! La mia preoccupazione è per il futuro: ci sono tanti ragazzi promettenti ma non vedo quale possa essere il proprio futuro."
Chi ha vissuto in questi anni i successi, chi ha seguito gli sforzi, i sacrifici di Elena Coletti che ha riportato successi internazionali che sono stati l'orgoglio della Terni sportiva e non, non può non dirsi, per non pronunciare parole più forti, amareggiato di quanto accaduto.
Chissà se proveranno la stessa amarezza gli amministratori locali e se assisteranno immobili ad una decisione, quella di Elena Coletti, tanto grave quanto di grande nocumento per l'immagine di Terni.
Ora non serve premiare Elena con una medaglia o con una targa ma serve prendere concretamente atto della situazione che si è venuta a creare e cercare al più presto una soluzione adeguata.
Senza convenevoli o parole di comodo, per favore, perchè di quelle sinceramente i cittadini ne sono stufi!!

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