TERNI - Fino a qualche mese fa sembrava che E.On fosse intenzionata a non rinnovare più la convenzione per lo sfruttamento delle acque.
Nel corso delle trattative qualcosa deve essere successo perché il gruppo energetico tedesco ha cambiato radicalmente idea. Ieri infatti Miguel Antonanzas, il numero uno in Italia della multinazionale tedesca, ha incontrato il presidente della Provincia, Feliciano Polli, per siglare il nuovo accordo. E.On assicurerà oltre un milione di euro nei prossimi tre anni. Ad essere finanziati non saranno solo interventi di incremento della fauna ittica per i laghi di Piediluco e Corbara, ma anche più generici progetti di riqualificazione ambientale che interesseranno il Comune di Terni. E sotto la voce riqualificazione ambientale, qualcuno ci legge la possibilità di coinvolgere E.On nel progetto di restauro del Verdi; con il sistema della sponsorizzazione esclusiva. «Se la politica si facesse avanti», chiosa un alto dirigente del gruppo tedesco che lavora in Italia.
«Non era scontato il rinnovo della convenzione, ma insieme abbiamo trovato un accordo», ha detto il presidente Feliciano Polli. Se la firma ha fatto tirare un sospiro di sollievo, il progetto che E.On ha in cantiere conferma ulteriormente la volontà del gruppo tedesco di puntare su Terni. La voce circolava da tempo, ma ieri, quasi per caso, si è avuto la conferma. Proprio durante la conferenza stampa il presidente Antonanzas, con accento spagnolo, ha parlato di un nuovo meccanismo di «pompaio». Sguardi sorpresi dei tecnici presenti per una notizia che forse non doveva ancora essere di dominio pubblico. Di cosa si tratta? «C’è un progetto - ha spiegato Feliciano Polli - che riguarda la realizzazione di un invaso che conterrà un milione di metri cubi d’acqua pompata dalla centrale di Galleto. Una volta accumulata tutta l’acqua questa verrà fatta scendere azionando turbine che produrranno energie pulita. Un investimento - ha aggiunto il presidente Polli - importante».
Non si è capito bene però dove verrà realizzato questo invaso. In un primo mento si è parlato di un’area a ridosso dei prati di Stroncone, ma i tecnici presenti alla conferenza stampa sono interventi per spiegare che non è proprio quella la zona individuata, sebbene l’intervento interesserà la località di Stroncone. Per i tempi di realizzazione ci vorranno 3 anni.
Dal Messaggero del 12/10/2011
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