Domenica 13 febbraio teniamoci libere/i manifestazione "se non ora quando" è ora di dire Basta anche a Terni. Ore 16.00 sotto Palazzo Spada
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Se alzeremo la testa e torneremo a guardarci negli occhi allora potremo dire, care donne, che tutto questo “ciarpame senza pudore” ha avuto un senso, forse. Se non ora quando? Quando sarà il caso di dire BASTA? Quando avremo il coraggio e la forza per riprendere in mano il nostro destino per tornare ad occuparci di noi, dei nostri traguardi e delle nostre sconfitte, a fare il punto? Intanto dobbiamo dire basta. Scendere in piazza, ritrovarci, mostrare anche plasticamente con il nostro corpo che le donne ci sono, sono altro e non ci stanno. Non accettano questa rappresentazione di sé vittime/carnefici oggetto del desiderio. Il desiderio, quello degli altri, degli uomini, di nuovo come unico e solo lasciapassare per il proprio protagonismo, per la propria affermazione personale. Dobbiamo manifestare il 13 Febbraio anche a Terni, mandare un grosso messaggio di protesta. Lancio un appello a tutte le donne tutte, incontriamoci e riappropriamoci del racconto di noi stesse. Quando ci saremo incontrate però non dovremo perderci di vista, perché ne abbiamo di cose da dirci, da domandarci. Dobbiamo chiederci dov’è che abbiamo iniziato a perderci di vista? Quando abbiamo iniziato a non opporci più a quanto ci stava succedendo intorno? Quando abbiamo perso la parola per difendere noi stesse e la nostra immagine, come ci ha spiegato Lorella Zanardo con il suo forte documentario sul “corpo delle donne”, mostrato nella bellissima iniziativa tenuta qualche giorno fa in Biblioteca a Terni? Quando abbiamo smesso di occuparci delle nostre amiche, delle nostre sorelle, figlie, conoscenti che ogni giorno in casa subisco terribili violenze psicologiche ma anche fisiche. Aggravate oggi da una solitudine sconosciuta, quella del non poter dire, raccontare, del non trovare neanche quel conforto di un tempo, tra amiche di sventura, che fa sì che oggi il femminicidio riempia le cronache con un agghiacciante bollettino giornaliero. Quando abbiamo smesso di occuparci del fatto che l’Italia è al 74° posto nella classifica sul Global Gap Gender ,preceduta da nazioni come Botswana, Vietnam, Ghana e Romania ? E quando abbiamo ripreso a nasconderci dietro le pieghe di una giacca maschile per occupare una posizione che ci spetterebbe di diritto?
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Se alzeremo la testa e torneremo a guardarci negli occhi allora potremo dire, care donne, che tutto questo “ciarpame senza pudore” ha avuto un senso, forse. Se non ora quando? Quando sarà il caso di dire BASTA? Quando avremo il coraggio e la forza per riprendere in mano il nostro destino per tornare ad occuparci di noi, dei nostri traguardi e delle nostre sconfitte, a fare il punto? Intanto dobbiamo dire basta. Scendere in piazza, ritrovarci, mostrare anche plasticamente con il nostro corpo che le donne ci sono, sono altro e non ci stanno. Non accettano questa rappresentazione di sé vittime/carnefici oggetto del desiderio. Il desiderio, quello degli altri, degli uomini, di nuovo come unico e solo lasciapassare per il proprio protagonismo, per la propria affermazione personale. Dobbiamo manifestare il 13 Febbraio anche a Terni, mandare un grosso messaggio di protesta. Lancio un appello a tutte le donne tutte, incontriamoci e riappropriamoci del racconto di noi stesse. Quando ci saremo incontrate però non dovremo perderci di vista, perché ne abbiamo di cose da dirci, da domandarci. Dobbiamo chiederci dov’è che abbiamo iniziato a perderci di vista? Quando abbiamo iniziato a non opporci più a quanto ci stava succedendo intorno? Quando abbiamo perso la parola per difendere noi stesse e la nostra immagine, come ci ha spiegato Lorella Zanardo con il suo forte documentario sul “corpo delle donne”, mostrato nella bellissima iniziativa tenuta qualche giorno fa in Biblioteca a Terni? Quando abbiamo smesso di occuparci delle nostre amiche, delle nostre sorelle, figlie, conoscenti che ogni giorno in casa subisco terribili violenze psicologiche ma anche fisiche. Aggravate oggi da una solitudine sconosciuta, quella del non poter dire, raccontare, del non trovare neanche quel conforto di un tempo, tra amiche di sventura, che fa sì che oggi il femminicidio riempia le cronache con un agghiacciante bollettino giornaliero. Quando abbiamo smesso di occuparci del fatto che l’Italia è al 74° posto nella classifica sul Global Gap Gender ,preceduta da nazioni come Botswana, Vietnam, Ghana e Romania ? E quando abbiamo ripreso a nasconderci dietro le pieghe di una giacca maschile per occupare una posizione che ci spetterebbe di diritto?
Ne abbiamo sì di cose da dirci ma intanto battiamo un colpo, segniamo il punto oltre il quale non è proprio possibile inoltrarsi.
Allora aderiamo all’appello Mobilitazione nazionale! Se non ora quando? : Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI GRANDE CITTA’ ITALIANA
PER ADERIRE FIRMA ALL'INDIRIZZO http://www.petizionepubblica.it/?pi=Mobdonne
Allora ritroviamoci, scendiamo in piazza diciamo BASTA e riprendiamo un cammino. Allora forse riusciremo a dare un senso anche a quello che vediamo e leggiamo questi giorni, riusciremo a ribaltare quest’orrore in una nuova chance.
Federica Porfidi
Coordinatrice Provinciale Sinistra Ecologia Libertà
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