martedì 7 dicembre 2010

SEL Terni sulla Sanità umbra

Le vicende emerse dalle indagini della magistratura sull’ASL di Foligno e sull’Agenzia Umbria Sanità, in attesa che venga fatta piena luce e vengano individuate la eventuali responsabilità penali, impongono alla politica riflessioni ed azioni nel segno della discontinuità. Riteniamo che queste non debbano pretestuosamente condurre alla privatizzazione del servizio sanitario e socio-assistenziale, che com’è dimostrato in altre parti d’Italia non è automaticamente sinonimo di servizi migliori né di costi più bassi, determinando al contrario, l’ulteriore allungamento delle liste d’attesa.
In questo quadro le proposte che avanziamo sono:
  1. Rilanciare il ruolo dell’AUS affidando la gestione a manager competenti ed indipendenti , nominati sulla base delle professionalità e non dell’appartenenza politica. 
  2. Puntare sul Centro Unico regionale per le Prenotazioni come strumento utile per diminuire le liste d’attesa. 
  3. Razionalizzare l’organizzazione delle Aziende Sanitarie Locali senza tradurre la semplificazione in un accentramento dei poteri e dell’organizzazione in un livello unico regionale che impoverisca i territori della loro rappresentanza di interessi e di controllo. 
  4. Individuare subito percorsi trasparenti per le future nomine dei Direttori di ASL e Aziende fuori da logiche spartitorie partitocratiche. 
  5. Razionalizzare i servizi ospedalieri eliminando inutili doppioni , sospendendo la nomina di nuovi primari e dirigenti di strutture semplici, riorganizzandoli in base ai bisogni veri della collettività. 
  6. Potenziare l’integrazione tra Azienda Ospedaliera e ASL, per rafforzare prevenzione, cura e servizi socio-assistenziali sul territorio, coinvolgendo maggiormente la figura del medico di base. 
  7. Costruire un rapporto con l’Università che porti all’innalzamento sia del livello della didattica e della ricerca, sia delle prestazioni sanitarie garantendo un forte grado di autonomia alle strutture ospedaliere. 
  8. Recuperare le risorse necessarie a completare l’adeguamento strutturale, la dotazione tecnica e del personale dell’ospedale di Terni per rafforzarne il livello di eccellenza e specializzazione raggiunto, che gli permetta di continuare ad assolvere al ruolo di punto di riferimento per l’intero territorio provinciale e delle aree limitrofe. 
Siamo consapevoli che il buon livello raggiunto dalla sanità pubblica umbra, certificato anche dai dati ministeriali, è messo seriamente in discussione dalla politica di tagli indiscriminati del Governo Berlusconi. E’ perciò importante battersi in Parlamento e nel Paese affinché maturi la piena consapevolezza della posta in gioco.
La difesa della sanità pubblica, l’omogeneizzazione della qualità del servizio su tutto il territorio nazionale, il riconoscimento del merito come unico parametro per gli avanzamenti di carriera del personale, devono essere i punti qualificanti dell’azione politica dell’intero centrosinistra.

Comitato Provinciale SEL Terni

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