domenica 14 novembre 2010
Primarie a Milano: vince Giuliano Pisapia
Giuliano Pisapia (sostenuto anche da SEL) Vince le Primari del CentroSinistra a Milano con il 45% dei consensi.
il sito ufficiale del Comitato Pisapia per Milano
Le primarie milanesi sono state il banco di prova decisivo: una campagna elettorale fatta di appuntamenti e opinioni lanciate in rete, blog, pagine Facebook. Solo la pagina di Nichi ha oltre 300mila iscritti. E nel mirino ci sono Bologna, Napoli, Torino
"Una gioiosa e digitale macchina da guerra". La battuta circola nello staff di di Giuliano Pisapia dopo il successo alle primarie milanesi. ma è molto più di una battuta: il successo del candidato milanese è anche la vittoria di un metodo politico che mette al centro le potenzialità della rete. Blog, siti ufficiali e forum, Fabbriche di Nichi e pagine Facebook. Tutto questo e altro, sin dove l'immaginazione politica legata al web può spingersi. Un sistema di propaganda 2.0 a disposizione di Sel e di Vendola, un ingranaggio quasi perfetto messo in piedi in poco più di un anno. Presenza capillare sui social network, videolettere sugli argomenti del giorno, proposte politiche racchiuse in poche battute. Tutto firmato Nichi. E dalla rete i militanti di Sinistra e Libertà lanciano la sfida per le primarie a Bologna, Napoli e Torino. Ma l'obiettivo è oltre: vincere la battaglia campale per la leadership del centrosinistra italiano.
Un filo rosso dalla Puglia a Milano. Su Twitter i primi messaggi che annunciano la vittoria di Pisapia scattano poco dopo le 22 e 30 di domenica, con qualche minuto di anticipo sulle agenzie di stampa. Poi iniziano a riempirsi le bacheche su Facebook. "Non ho mai dubitato, ma vincere è bellissimo" scrive una elettrice sulla pagina ufficiale di Giuliano Pisapia. E ancora: "Finalmente un candidato per cui sarò felice di andare a votare", "ne avevamo proprio bisogno". A mettere ordine e a suggellare il tutto arriva il post di Nichi Vendola: "Una lezione di buona politica in un Paese sgomento dinanzi allo spettacolo permanente di una politica indecente. Milano regala una buona giornata al centrosinistra e all'Italia migliore".
L'effetto Vendola. Battere il Pd sul suo territorio. Approfittare delle primarie per rovesciare i rapporti di forza e per andare oltre la logica dei numeri. Coinvolgere attraverso la rete chi è lontano dalla politica o stanco del 'Palazzo'. Sembra questa la strategia di Sel. Un modello vincente, la cui ultima incarnazione è la campagna elettorale per Giuliano Pisapia. Gruppi su Facebook e aperitivi, blog e programmi politici. Un modello che sta per essere rilanciato a Napoli, Torino e Bologna, tre dei comuni più importanti in cui si vota alle prossime elezioni amministrative, marzo 2011. A Napoli e Bologna la data per le primarie è fissata per il 23 gennaio, mentre a Torino si vota il 6 febbraio. Nel capoluogo campano, a sinistra si lavora intorno alla possibile candidatura del magistrato Raffaele Cantone, mentre il Pd è spaccato da due candidature, quelle di Umberto Ranieri e Nicola Oddati. A Bologna già si parla di 'effetto Vendola', con i sondaggi che danno Sinistra e Libertà al 12% e la candidata Amelia Frascaroli al 22%. A Torino, dove si sceglie il successore a Sergio Chiamparino, è ancora tutto in alto mare.
Un anno di fabbriche. E la rete di Sinistra e Libertà si diffonde. I 'vendoliani' non sono al lavoro solo nelle grandi città. Anzi, la loro forza sta nelle 516 "Fabbriche di Nichi" diffuse in tutto il Paese. Un'officina del consenso a disposizione del governatore della Puglia, all'opera esattamente da un anno, dal 15 novembre 2009. Nati come comitati elettorali per le primarie in Puglia dello scorso gennaio, le Fabbriche affiancano il lavoro di Sinistra e Libertà, fornendo, durante le primarie, un aiuto cospicuo. Dai materiali per la propaganda online ai gazebo, dai dibattiti agli incontri politici. Una schiera di militanti continuamente mobilitati per diffondere quanto più possibile l'offerta politica di Vendola.
Il nuovo vocabolario. E il campionario digitale a disposizione è vasto. 108 video sul canale YouTube di Vendola, quasi 300 su quello di Sinistra e Libertà. Poi documenti, analisi, appelli. E ogni videolettera di Nichi è condivisa e analizzata per estrarne slogan e parole d'ordine. La "connessione sentimentale", "l'eruzione di buona politica", "l'Italia migliore", diventano parti di un vocabolario che accomuna sempre più persone. Che si ritrovano sulla pagina Facebook di Vendola: 316mila iscritti, il luogo della 'politica digitale' più frequentato in Italia. Con picchi di partecipazione consistenti: 500mila condivisioni per la videolettera in cui Vendola rispondeva al Silvio Berlusconi di "meglio guardare una bella donna che essere gay". E Nichi che ne pensa della sua proizione 2.0? Tutto il bene possibile, ovviamente: "Ho solo il potere di mettere la mia ugola a disposizione dei nostri sogni e dei nostri sentimenti".
Di Carmine Saviano – da Repubblica.it
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