La giunta lo ha deliberato oggi. Per il 12 novembre Bct chiusa e iniziative al teatro e nei musei contro i tagli
La Giunta comunale ha deliberato di aderire alla mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura promossa dall’ANCI e da Federculture “12 novembre 2010: Porte chiuse, luci accese sulla cultura”, un’iniziativa nazionale a difesa del diritto alla cultura e di sensibilizzazione sugli effetti della manovra finanziaria sul settore della cultura stessa.
“La manifestazione – spiega l’assessore alla cultura Simone Guerra - vuole richiamare l’attenzione sugli effetti dirompenti che la manovra finanziaria avrà sul settore della cultura, già a partire dal prossimo anno, in considerazione del fatto che questa volta non si tratta solo di tagli, pur molto consistenti - circa 280 milioni tra tagli diretti al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, decurtamento del Fus e dei trasferimenti statali agli enti culturali, cui si aggiungono le riduzioni a carico delle amministrazioni locali che, secondo prime stime, potrebbero pesare sul settore per circa 800 milioni di euro nel prossimo biennio, ma di un combinato di articoli contenuti nella legge, la cui applicazione disegnerà un quadro generale nel quale l’intervento pubblico dovrà fare totalmente marcia indietro, rinunciando di fatto alla possibilità di attuare politiche culturali, sia a livello nazionale che regionale e locale”.
“Per questo – continua Guerra - si avranno conseguenze disastrose sul sistema culturale anche a livello locale: difficilmente, in queste condizioni, saremo in grado di garantire per il prossimo anno un livello di attività culturali comunali come quello degli anni precedenti e allo stesso modo saremo impossibilitati all’erogazione di contributi per le iniziative delle associazioni”.
La manifestazione a Terni si svolgerà con queste modalità: per quanto riguarda la Bct (biblioteca comunale) ci sarà la chiusura dei servizi al pubblico per l’intera giornata del 12 novembre ad eccezione delle sale interessate da manifestazioni culturali già programmate . Al teatro comunale Sergio Secci è prevista la diffusione di materiale informativo sulla protesta in concomitanza con lo spettacolo della Stagione di Prosa. Anche al Sistema museale ci sarà la diffusione di materiale informativo sulla protesta. Saranno comunque garantite le manifestazioni culturali già programmate.
“L’obiettivo della protesta è denunciare il pressoché totale disimpegno statale nel garantire la sopravvivenza del settore, già da anni falcidiato dal progressivo rarefarsi delle risorse e degli investimenti. Nel prossimo anno il budget del Mibac crollerà a 1,5 miliardi di euro, ormai circa lo 0,21% del bilancio statale, come dire che lo Stato spende 21 centesimi in cultura ogni 100 euro e, parametrato alla popolazione italiana equivale ad una spesa pro capite di 25 euro. Con investimenti di tale esiguità è impensabile non solo la sopravvivenza ma lo sviluppo del settore culturale che pure ha enormi potenzialità”.
dal sito del Comune
Anche SEL aderisce alla giornata di protesta, a livello nazionale e locale
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