sabato 4 luglio 2009

Sicurezza: Zanotelli e Don Vitaliano "ora disobbedienza civile"

Una legislazione da apartheid: il frate comboniano Alex Zanotelli bolla cosi' la legge sulla sicurezza approvata dal Parlamento e invita alla disobbedienza civile. Una reazione sollecitata anche dal sacerdote no global Don Vitaliano, che annuncia l'intenzione di accogliere i clandestini e auto-denunciarsi.
'Penso che come cristiani dobbiamo avere il coraggio della disobbedienza civile', dice Zanotelli, e citando l'esempio del cardinale Mahoney di Los Angeles, invita i vescovi italiani a sollecitare i fedeli a disobbedire.
'Questa legge e' stata votata sull'onda lunga di un razzismo e una xenofobia crescente - continua - di cui la Lega e' la migliore espressione. Il cuore della legge e' che un clandestino ora e' un criminale. Criminali non sono gli immigrati clandestini ma quelle strutture economico-finanziarie che obbligano le persone a emigrare'.
Commentando i contenuti della normativa 'la tassa sul permesso di soggiorno, le ronde, il permesso di soggiorno a punti, norme restrittive sui ricongiungimenti familiari e matrimoni misti, il carcere fino a 4 anni per gli irregolari che non rispettano l'ordine di espulsione e infine la proibizione per una donna clandestina che partorisce in ospedale di riconoscere il proprio figlio o di iscriverlo all'anagrafe', Zaonotelli conclude: 'Questa e' una legislazione da Apartheid che viene da lontano: passando dalla legge Turco-Napolitano fino alla Bossi fini. Tutto questo e' il risultato di un mondo politico di destra e di sinistra che ha messo alla gogna lavavetri, ambulanti, rom e mendicanti'.
Don Vitaliano si rivolge in una lettera agli immigrati: 'Fratelli migranti non date retta a chi vuol farvi credere che l'Italia e' un paese razzista; sono invece convinto che ci sono tante persone che sarebbero davvero felici di stringersi un po' per farvi posto. Io sono tra questi, pronto a disobbedire alla legge appena approvata dal Parlamento, una legge ingiusta, razzista e disumana; pronto ad ospitarvi e, se e' il caso, a nascondervi'. 'E sono certo - continua - che tantissimi miei confratelli preti e connazionali italiani faranno altrettanto.
Per questo sono pronto a pagare qualsiasi prezzo penale per la mia disobbedienza, anzi, al piu' presto mi autodenuncero' all'autorita' giudiziaria per 'istigazione a delinquere' e 'apologia di reato'. Intanto, per quanto mi riguarda, benvenuti in Italia fratelli migranti 'clandestini'.
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