giovedì 9 luglio 2009

G8: una parata mediatica molto costosa


Il G8 è un incontro inutile, non rappresentativo, che sforna solo decisioni generiche che vengono puntualmente disattese. Una riunione mediatica che quest’anno è costata ben 400 milioni di euro.

Altro che “G8 low cost“, come lo ha definito il capo della Protezione civile, il summit degli otto “grandi” che si sta svolgendo a L’Aquila costa più dell’intero bilancio che l’Italia dedica alla lotta contro la povertà: 400 milioni contro l’elemosina dei 321,8 milioni stanziati quest’anno per il sostegno allo sviluppo. La diffusione dei costi del vertice archivia definitivamente l’irrealistica promessa dei risparmi di 220 milioni di euro, assicurati dal Premier, dovuti allo spostamento del G8 dalla sua sede originaria della Maddalena nella città terremotata dell’Abruzzo.

A questo punto, più che un vertice “sobrio e solidale per rilanciare un territorio e far stare i grandi vicino alla tragedia della gente comune” il G8 de L’Aquila ha tutto il sapore di essere un doppio spreco, con l’aggravante della spettacolarizzazione della tragedia delle popolazioni colpite dal sisma, buttate in pasto ai media e beffati dai finti risparmi destinati alla ricostruzione.

Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace ha denunciato questa esorbitante cifra spesa per l’inutile ed inconcludente incontro tra gli otto paesi “più industrializzati” e nell’affrontare l’analisi delle cifre precisa che la stima è stata pure fatta al ribasso.

I costi totali, presi in considerazione dalla Tavola della pace, comprendono sia le spese per l’adeguamento delle strutture alla Maddalena, sia i lavori svolti a L’Aquila. Si parla di 209 milioni di euro per le opere di bonifica e adeguamento dell’”Arsenale”, la struttura della Marina militare che avrebbe dovuto ospitare il vertice, 50 milioni di euro spesi in Abruzzo, 35 milioni stanziati dal ministero degli Esteri per le attività preparatorie del vertice e circa 85-90 milioni di euro spesi per la sicurezza dell’evento. Il sindacato di polizia parla di 87 milioni di euro contro i 113 previsti per La Maddalena. Non vengono prese in considerazione, anche perché sconosciute, le spese per l’organizzazione dei vertici tematici che si sono svolti in varie città italiane: dal G8 sull’ambiente di Siracusa all’incontro dei ministri degli Esteri a Trieste. Il totale? 379 milioni di euro.

Tutto questo per non parlare dell’enorme danno economico arrecato alle strutture sarde, come ad esempio quelle alberghiere, ai disagi che dovranno subire le 40 delegazioni che parteciperanno al G8 che dovranno fare la spola tra Roma e L’Aquila aggravando la sicurezza e la viabilità, alle ulteriori difficoltà che dovranno subire i cittadini terremotati che si aggiungeranno a quelle quotidiane con cui gli aquilani convivono ormai da mesi.

Dunque, sprechi e complicazioni per un vertice che si può considerare superato, dato che rappresentativo per il solo 50% dell’economia prodotta a livello mondiale ed esclude i paesi come Cina, India, Brasile, Messico e Sud Africa. Un summit tanto più inutile se si considera che per settembre 2009 è previsto un nuovo G20, che, risultando più democratico ed efficace, ha nei fatti messo in luce tutti i limiti della formula del vertice tra pochi “grandi” del pianeta.

Una inconcludente riunione mediatica che ha la pretesa di essere un forum globale, ma si riduce a proporre soluzioni generiche, le cui decisioni non sono neppure vincolanti, tant’è vero che vengono puntualmente disattese.

Un incontro che potrebbe benissimo tenersi in videoconferenza, come già da tempo aveva proposto Sinistra e Libertà, come forma di consultazione a tempo perso, senza sprecare denaro pubblico inutilmente. E di denaro ne è stato sprecato: ben 400 milioni spesi in seguito al “trasloco” del G8, equivalenti alla cifra annunciata a dicembre 2008, quando il vertice doveva tenersi alla Maddalena. Insomma, nessun risparmio!

da www.sinistraeliberta.it

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