martedì 2 giugno 2009
Prgramma di "Sinistra e Libertà" per Terni
C'è bisogno di sinistra! il 6 e 7 giugno dai forza alla nuova sinistra italiana!
C'è una sinistra che non è rimasta a contemplare le proprie macerie. Dalla sconfitta dell’anno scorso ci siamo mossi in tanti, socialisti, comunisti, ambientalisti, donne, uomini di sinistra per ricostruire una sinistra nuova, di cambiamento che sappia rimettere la questione morale, il valore del lavoro e il primato della laicità delle istituzioni al centro del proprio progetto. Una sinistra capace di immaginare un Paese diverso, meno diseguale, non più oppresso dal carrierismo politico, sottratto alle ragioni del cemento, impegnato a ritrovare una nuova sensibilità ambientale.
Una sinistra determinata a rimettere il NOI al posto dell’io, disposta a distinguersi per i comportamenti ancora prima che per i programmi.
Una Sinistra unita e utile
Terni città di tutt@
Terni è la città di tutte le persone: la parità dei diritti e delle opportunità sono affermate nelle scelte amministrative; nella lotta contro ogni discriminazione; nel riconoscimento dell’identità di genere; delle diversità di sensibilità e punti di vista; nell’accoglienza dei nuovi cittadini.
Una nuova sinistra per un nuovo centro-sinistra: basta con le logiche di potere, liberare le energie innovative
Terni dovrà “pensare e costruire” il suo futuro, dando forza ad un grande progetto aperto al contributo di tutti. Governate Terni vorrà dire accrescere la qualità strategica nell'azione di governo e la partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte programmatiche. E' necessario un salto di qualità, anche rispetto alla Giunta Raffaelli. Le città sono il luogo della massima concentrazione di ricchezza, di servizi, di cultura e di divertimento, di lavoro. Questo modello è sempre più al limite e propone nuove contraddizioni: attività energivore inquinanti e rumorose, crescenti problemi di convivenza e di adeguatezza dei servizi, finitezza delle risorse, del suolo e del territorio, occupazione precaria e nuovi sfruttamenti.
Terni deve fronteggiare questa crisi a viso aperto proponendo una trasformazione economico/energetica del modo di produrre, proponendo un nuovo rapporto tra ricerca e produzione, tra Università, Istituzioni ed Imprese, estendendo il senso egualitario e solidaristico che l'hanno sempre contraddistinta anche contrastando le lobbi dominanti che non vogliono cambiare.
Terni deve aprirsi all'innovazione generazionale, economica e sociale.
Terni città della trasparenza della democrazia della partecipazione
La politica torni sobria, i rappresentanti del popolo devono essere stimati, non privilegiati, gli enti si riducano (e anche i guadagni dei manager!).
I sindaci non siano imperatori: il territorio deve essere protagonista, attraverso il bilancio partecipato si dovrà dare a ciascun cittadino la possibilità di sapere come si spende e di contribuire alle decisioni.
E’ indispensabile mettere in discussione la pratica diffusa degli “appalti al massimo ribasso”. Chiediamo che la trasparenza, i parametri di qualità, la salvaguardia e il miglioramento ambientale, la tutela di diritti dei lavoratori, la qualità del servizio siano i punti cardine della politica degli appalti.
Terni città ecologica. Tutela dell’ambiente: qualità della vita e risorsa per
lo sviluppo
Il futuro inizia ora, priorità al lavoro verde!
Terni deve ridurre il consumo energetico, far partire dal mese di settembre la raccolta differenziata porta a porta, il compostaggio e il riciclo della materia, chiudere la stagione dell'incenerimento, puntare sul risparmio energetico negli edifici, mettere un freno al consumo del territorio, predisporre il Bilancio Ambientale. La pubblica amministrazione deve dare l’esempio: mense delle scuole biologiche e a chilometro zero,agricoltura biologica a filiera corta e orti urbani, acquisti verdi, potenziamento delle piste ciclabili, del bike sharing, della metropolitana Borgorivo Terni - Narni Scalo.Realizzare il bilancio energetico degli edifici. Dare spazio all’ urbanistica partecipata per incontrare i bisogni degli abitanti e non dei costruttori: ristrutturare è meglio che costruire! Difesa dei beni comuni ad iniziare dall’acqua, che è necessario riportare sotto il controllo del pubblico.
Nella crisi cambiano le priorità: Terni città del buon lavoro e della formazione
La crisi economica e occupazionale deve essere al centro della politica.
Per costruirsi un futuro è necessario un lavoro stabile, dignitoso e sicuro. Per questo riteniamo che sia necessario mantenere e innovare il patrimonio produttivo e industriale valorizzando soprattutto le produzioni di eccellenza nel settore dei materiali (dai metalli alle bioplastiche) e delle energie rinnovabili. Le nostre priorità riguardano: creare una filiera della conoscenza che connetta scuole superiori, università, centri di ricerca, piccole medie e grandi imprese innovative del territorio. Favorire l’apprendimento e la riqualificazione sul campo attraverso borse lavoro e formazione retribuita; sperimentare nella pubblica amministrazione nuovi modelli di lavoro attraverso l’inserimeto di norme rigorose negli appalti pubblici sul rispetto dei contratti di lavoro: stop alle esternalizzazioni selvagge e al global service! Un esempio: nella manutenzione del verde si potrebbe tornare al coinvolgimento delle circoscrizioni affidando ciascun area verde a una sola impresa capace di coinvolgere le energie locali sia rispetto ai soggetti da impegnare, sia rispetto all’uso degli spazi verdi (orti, biodiversità, riforestazione urbana).
Ciò garantisce una buona prassi anche sulla sicurezza sul lavoro con l’introduzione del vigile di cantiere.
Liberiamo le energie: cultura e turismo come promozione sociale e del territorio
Diritto alla cultura non solo come consumo passivo di eventi ma come promozione sociale del benessere delle persone e delle comunità, occasione di formazione permanente e popolare, di relazione, di stimolo e di arricchimento personale. L’amministrazione comunale deve promuovere attività culturali diffuse come forma di rigenerazione urbana, riconoscendo il protagonismo dell’associazionismo culturale, promuovendone l’incontro e la crescita con gli stimoli culturali nazionali e internazionali. Anche uno sviluppo turistico è possibile se si propone un’offerta originale che parta dalle proprie vere vocazioni e peculiarità, senza rincorrere la clonazione di eventi scollegati dal territorio. Bisogna puntare su un distretto turistico integrato e di qualità che valorizzi ambiente, natura, sport e saperi, puntando anche sulla convegnistica di settore. Costruire un‘offerta turistica sistemica, unitaria in grado di creare sinergie tra tutti gli attori locali integrando i siti turistici esistenti: Cascata delle Marmore, Lago di Piediluco, Valserra, Carsulae.
Welfare il fondamento di una società più giusta
Un welfare moderno mette le persone a riparo dei rischi e accresce le loro dotazioni di mezzi, risorse e opportunità. Priorità alla tutela dei bisogni fondamentali e alla promozione del benessere delle persone. È necessario aumentare il grado di libertà ed autonomia di individui e famiglie ampliando l'offerta dei servizi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono le libere scelte dei cittadini, incluso il desiderio di maternità e le cure a bambini e non-autosufficienti, affinché i compiti che sono in capo all'Ente pubblico non vengano scaricati sulle famiglie e sulle donne. Ridefinire la composizione trasparente e misurabile della spesa sociale per arrivare ad una programmazione e razionalizzazione condivisa con utenti, operatori e privato sociale che non corrisponda a tagli e
disinvestimento sui servizi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento