mercoledì 13 maggio 2009
Il voto veramente utile è a Sinistra e LIbertà
A meno di un mese dalle elezioni europee è di grande attualità cercare una risposta al seguente quesito: chi vuole davvero arginare lo strapotere di Berlusconi, per chi deve votare?
In nome di questo interrogativo da alcuni giorni si stanno azzuffando Franceschini e Di Pietro, aggrappandosi entrambi alla categoria del voto utile.
Ai tanti elettori di centrosinistra incerti se andare a votare e soprattutto per chi votare, è bene ricordare che tanto il PD quanto Italia dei Valori sono già ampiamente rappresentati nel Parlamento nazionale proprio grazie alla logica del voto utile che in tanti, e in buona fede, hanno indirizzato verso quei due partiti, sperando così di sconfiggere Berlusconi.
Il risultato è stato quello di una schiacciante vittoria del centrodestra e dell’esclusione della sinistra dal Parlamento. Tutto ciò è stato utile? Evidentemente no, perché in quest’anno il Governo ha fatto tutto ciò che ha voluto, approvando leggi disgustose, non intervenendo con efficacia per affrontare la crisi economica, usando perfino il terremoto per farsi propaganda, occupandosi di veline e minorenni e, malgrado tutto questo, mantenendo inalterato il proprio consenso.
E allora, a cosa è stato utile il voto al PD e all’Italia dei Valori? Ovviamente nel mesetto pre-elettorale Franceschini e Di Pietro gridano contro il capo del governo. Ma come non ricordare che proprio il PD, dopo le elezioni politiche che avevano dato così ampio margine parlamentare al centrodestra, aveva parlato di “legislatura costituente” e ancora oggi, proprio Franceschini, invita a votare sì ad un referendum che, se ottenesse il quorum, darebbe la maggioranza assoluta dei seggi proprio al partito di Berlusconi. Così come è bene ricordare l’incapacità del PD a prendere posizione in quella decisiva battaglia di laicità rappresentata dal caso di Eluana Englaro.
Quale utilità può esserci dunque nel dare il voto al PD dopo un anno di latitanza dall’opposizione?
Altrettanto non utile appare il consenso ad Italia dei Valori. Di Pietro ed i suoi hanno usato spesso parole durissime contro il premier e il suo governo, ma poi hanno votato a favore proprio di una delle leggi cardine del governo: il cosiddetto federalismo.
Purtroppo non c’è più alcuna credibilità per le attuali opposizioni parlamentari. Proprio per rilanciare la possibilità di contrastare il governo e gettare le basi per un nuovo centrosinistra in grado di essere l’alternativa alla politica di Berlusconi, la cosa più utile può essere proprio il voto all’unica novità di queste prossime elezioni. Sinistra e Libertà è infatti l’unica lista che si dichiara esplicitamente di sinistra, senza ricorrere a simbolismi superati e a feticci identitari, con una presenza in lista di donne e uomini rappresentanti tutte le contraddizioni sociali del nostro tempo difficile e soprattutto con la dichiarata volontà di vincolare tutte le opposizioni ad un serio e costante impegno per contrastare la politica del governo delle destre.
Sinistra e Libertà appare pertanto l’unico voto Utile, utile per ricostruire la sinistra ma utile anche a quei partiti che, pur collocati all’opposizione, hanno avuto troppi sbandamenti per meritare ancora la fiducia degli elettori di sinistra.
Luciano Pettinari
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