martedì 14 aprile 2009
cinque risposte a cinque domande - Claudio Fava
1 Anno zero
Nel decreto casa discusso dal Governo non veniva spesa una sola parola sul rischio terremoti. Se si esclude l’articolo 6, volto a chiedere vincoli sismici meno rigidi. Poi è venuta giù L’Aquila. Resta l’abominio di un progetto che prevedendo un aumento di cubatura, va nella direzione opposta al raziocinio.
2 Dati di fatto
Il settanta per cento del nostro paese è a rischio idrogeologico. Se ci fosse un forte sisma nell’Appennino meridionale, avremmo dai 5 ai 10.000 morti. A Tokyo, ne provocherebbe 400. Bisogna prevenire con un piano di civiltà che metta in sicurezza l’Italia.
3 Le mani della Mafia
Per evacuare le case costruite dalla camorra- chiavi in mano-alle pendici del Vesuvio, impiegheremmo 12 giorni. E’ ora di finirla con la doppia morale. Ci si indigna e poi si fa la fila per pietire un condono. In 20 anni per rattoppare, sono sfumati 85 miliardi di euro.
4 Berlusconi e le sue case
La proposta rivolata agli sfollati è indecente. Offra piuttosto i 1.300 milioni di euro impiegati per un ponte sullo Stretto che non verrà mai costruito. Sarebbe molto più serio.
5 Il ruolo dei media
A Vermicino, nel 1981, perdemmo l’innocenza. Lo spettacolo televisivo cui assistiamo,francamente, non è consolante.
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