Palazzo Spada 30 dicembre 2008
Relazione del Sindaco
“L’anno delle cento realizzazioni”
Il 2008, ultimo anno pieno del doppio mandato 1999-2009, è stato l’anno del completamento del programma amministrativo e dell’avvio di una vasta progettazione strategica che questa amministrazione trasmette in eredità alle prossime.
Il 2008 è stato l’anno della definitiva approvazione del Piano Regolatore Generale e del nuovo Regolamento Edilizio, oltreché del dispiegamento di una vastissima strumentazione di urbanistica operativa: si è chiuso il I° Contratto di Quartiere Borgo Rivo, si è sviluppato fino ad una fase avanzata il II° Contratto di Quartiere Campomicciolo-San Valentino-Polymer, si sono avviate le procedure per il III° Contratto di Quartiere a Valenza intercomunale, in collaborazione con l’Amministrazione municipale di San Gemini, che a Terni riguarderà tutta la fascia compresa tra Gabelletta e Borgo Rivo.
E’ in stato avanzato la valutazione del II° Piano Urbano Complesso, concertato e partecipato dai soggetti economici privati della città, che prevede tra le molte altre cose la radicale ristrutturazione del Teatro municipale “Giuseppe Verdi”, per il quale è gia iniziato il primo stralcio dei lavori.
Le risorse movimentate dal PUC 2 e dal II° Contratto di Quartiere superano da sole i 50 milioni di euro.
Complessivamente nel corso del 2008 sono stati avviati quasi 100 progetti per un ammontare complessivo che supera gli 80 milioni di euro; di questi 40 sono fondi privati e 40 di risorse pubbliche di cui 21,5 milioni di investimenti comunali e 18,5 di fondi regionali o statali. 16,5 milioni di euro di risorse comunali sono già state attivate nel corso del 2008.
L’anno si è concluso con l’approvazione degli strumenti urbanistici e/o la presentazione delle offerte per il complesso delle aree irrisolte del Centro Storico: Mercato Coperto, Largo Cairoli, Largo Manni.
Altra strumentazione strategica di prim’ordine è il Programma comunitario “Jessica” con la Banca Europea degli investimenti, che permetterà di realizzare il definitivo completamento delle aree urbane dismesse.
Per il rifacimento della piscina di Viale dello Stadio sono state presentate ben cinque offerte, di cui tre con tutti i requisiti richiesti, da parte di soggetti privati: i lavori saranno aggiudicati entro i primi mesi del 2009.
Per il Palazzotto polifunzionale sport-eventi-rassegne fieristiche, nell’area dello Stadio, è stato definito un Progetto partecipato da Comune e Provincia che consente di impegnare risorse private attraverso lo strumento della perequazione.
Sul versante delle infrastrutture, il 2008 è stato l’anno del grande avanzamento di tre delle opere fondamentali della nuova Terni: la superstrada Terni-Rieti, il grande complesso di Corso del Popolo e l’avvio a completamento della nuova sede della Facoltà di Medicina di Colle Obito, a cui si aggiunge il decollo del 4° fondamentale intervento per il recupero del grande Centro residenziale, direzione e commerciale delle “Terrazze di Terni” (ex Tulipano).
Sono stati anche conclusi i lavori per la realizzazione della tratta della metropolitana di superficie fino a Cesi-San Gemini per la quale resta soltanto da completare l’elettrificazione ed il collaudo.
Le grandi trasformazioni hanno riguardato in maniera uniforme il centro storico e i quartieri urbani, con importanti interventi che hanno qualificato parti significative della periferia, in primo luogo la realizzazione e l’attrezzatura dei nuovi stralci del Parco cittadino de Le Grazie.
Per la definitiva valorizzazione del Parco di Cardeto sono state poste in bilancio le risorse necessarie.
Il 2008 è stato anno di completamento del programma di fatti e realizzazioni per l’Amministrazione municipale non soltanto sotto il profilo delle realizzazioni materiali ma anche sotto quello delle funzioni chiave della città.
Pochi dati che riassumono il senso dello sviluppo urbano culminato in questi mesi.
La provincia di Terni, con un incremento del reddito del 4,3% nel decennio, è al 32esimo posto della graduatoria nazionale, mentre la città di Terni, con un reddito di duemila euro superiore alla media provinciale (17325), è il comune più ricco della provincia.
Si tratta di dati di assoluto rilievo: la crescita di reddito di Terni è la seconda, dopo quella registrata a Roma, dell’area Lazio-Umbria-Marche-Abruzzo e l’ottavo incremento di tutto il centrosud. L’incremento di reddito registrato a Terni è oltre il doppio della media nazionale (+2,0%), di oltre il 33% superiore all’incremento medio registrato nel centro Italia (+3,4%) e di quasi il 50% superiore alla media dell’incremento registrato dall’Umbria (+3,2%). In termini assoluti il reddito medio del decennio è cresciuto nel comune di Terni del 24,9% per ogni contribuente e del 27,2% per ciascun abitante.
La popolazione è tornata a crescere ai ritmi più elevati dello sviluppo novecentesco, con un incremento di 1200 abitanti negli ultimi 12 mesi che pone Terni al secondo posto in Italia dopo Mantova nella graduatoria della natalità e della mobilità attiva della popolazione.
Il tasso di disoccupazione, che era dell’8,2% nel 1999, è sceso quest’anno ad una soglia del 5,5%.
Sotto il profilo dell’inflazione Terni è anche quest’anno una delle città meno care d’Italia, e le stime natalizie di Confcommercio parlano di un incremento delle vendite di circa il 2%, in controtendenza rispetto a dati nazionali che parlano di una contrazione tra il 15 e il 20%.
In controtendenza positiva rispetto al dato nazionale anche quello degli iscritti all’Università: 1000 immatricolati, che rappresentano un incremento di più del 18% rispetto all’anno passato, mentre il quadro complessivo di crisi degli Atenei vede una riduzione media di nuovi iscritti intorno al 10%.
Di fronte a questo quadro generale di sviluppo sia materiale che funzionale l’Amministrazione municipale ha continuato a caratterizzare la propria operatività sotto il profilo del sostegno allo Sviluppo economico, sia con l’attività dello Sportello Unico per le imprese, sia con la rapidità degli iter autorizzativi per le nuove iniziative economiche, tra cui si segnalano in modo particolare gli investimenti di TK-AST sia all’interno del sito di Viale Brin sia per il raddoppio del Centro Servizi Inox di Sabbione.
Questo volume di risultati è stato ottenuto in un contesto assolutamente avverso per la finanza locale: si è intensificata la stretta del Patto di Stabilità sia sul versante della spesa corrente che su quello degli investimenti, ed il blocco della riforma del catasto, unito alla manovra governativa sull’ICI, ha rinviato sine die ogni serio discorso sul federalismo fiscale.
Ciò malgrado il Comune ha continuato ad operare sulla via dell’autonomia finanziaria massima possibile riuscendo a salvaguardare un livello elevato di servizi al cittadino con particolare riferimento ai servizi sociali.
Questo è avvenuto sia con forti operazioni di recupero dell’elusione e dell’evasione fiscale, sia attraverso la ristrutturazione di mutui e manovre sui tassi di interesse che hanno permesso di liberare risorse per otto milioni di euro nell’ultimo quinquennio.
Il tanto contestato ricorso alla finanza derivata, incentivata dal Ministro Tremonti con la Finanziaria 2002-2003 e sostenuta anche dalle Finanziarie successive, compresa quella del Ministro Padoa Schioppa, ha avuto per il Comune di Terni un impatto attivo: la gestione dei 10 derivati, oggi ridotti a soli 4, ha prodotto per le casse comunali un introito di 1.550.000 euro.
Anche per i restanti 4 derivati, per i quali il Comune ha accantonato un fondo cautelativo di 571 mila euro, potranno essere risolti con un vantaggio netto per le casse municipali se proseguirà l’attuale trend dei tassi di interesse.
L’Amministrazione, che dieci anni fa aveva ricevuto in mano dal Commissario straordinario un Comune dissestato e liquidato per debiti fuori bilancio, presenta oggi, dopo il “decennio orribile” della finanza locale, un quadro di riferimento contabile di assoluta affidabilità e solidità.
Il 2008 è stato un anno importantissimo anche per la macchina amministrativa del Comune di Terni che si è profondamente rinnovata e ringiovanita.
Nel corso dell’anno sono state assunte in Comune 127 nuove unità lavorative: 70 di queste entrano in servizio proprio da oggi con un contratto a tempo determinato per 3 anni, 27 erano state assunte a luglio dal concorso pubblico per la Bibliomediateca ed altre 30 per mobilità e scorrimento delle varie graduatorie.
Questo, a grandi linee, e trascurando una quantità sterminata di dati e di realizzazioni in un Ente smisuratamente complesso e totalmente operativo come il Comune di Terni, il senso di un bilancio annuale che non può che tratteggiare, per ragioni ovvie, anche un bilancio di mandato.
Questa è l’eredità che lasciamo, altro che declino o inerzia della politica.
Del resto saranno ben presto i cittadini a valutare, con l’unico strumento vero della democrazia - il voto nell’urna - l’eredità che questo decennio amministrativo lascia alla città.
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