di Davide Grassi
Il mio nome è legato alla storia della lotta al racket delle estorsioni e si trova nella lista della Sinistra Arcobaleno principalmente per questo.
Allora, voglio aprire il mio intervento raccontando la parte più importante e tutta palermitana di questa storia. Che è quella di Addiopizzo.
Alcuni giovani neo laureati avevano intenzione di aprire un locale, molto probabilmente un pub, di quelli del nostro centro storico, che fanno mangiare e bere, ascoltare musica ed a volte organizzano anche altre attività, per un pubblico di coetanei.
Fra le tipiche questioni da affrontare nell’avviare una nuova iniziativa imprenditoriale (finanziamento, logistica, immagine) ne emerse però una che tipica non dovrebbe essere ma nella nostra città invece lo è: “e se ci vengono a chiedere il pizzo? come ci comportiamo?”
Questa domanda non ebbe una risposta ovvia (“non paghiamo” oppure “paghiamo”) ma suscitò una domanda più generale: “come si pongono oggi i cittadini di Palermo, consumatori e commercianti, rispetto a questo problema?”
Da lì ormai la famosa iniziativa degli adesivi listati di nero “ Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità” e l’inizio della rivoluzione, ancora in corso, che sta gioiosamente trasformando il modo di pensare e di agire della parte migliore della società siciliana.
Ma ho raccontato questa storia anche perché contiene una e più “morali” utili a chi, come noi, si unisce per ambire a un cambiamento.
La prima morale è che un’iniziativa spontanea e “povera”, se sorretta da buoni ideali e concrete motivazioni, può dare ottimi frutti.
Non avete idea di quanti tentativi, dal 29 agosto del 91, sono stati fatti da alcuni di noi per creare associazioni anti-raket. Ma ci si ritrovava sempre fra un paio di intellettuali, un paio di vittime ed un paio di comandanti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri; non si era mai riusciti a creare un movimento, seppur d’avanguardia.
CHI L’AVREBBE DETTO ALLORA CHE LA RIVOLTA DELLE COSCIENZE SAREBBE PARTITA DA QUALCHE CENTINAIO DI ADESIVI 20X10?!?
La seconda morale è che almeno un pezzo di futuro è nelle nostre mani. Anche quando ci sentiamo soggiogati da poteri enormi ed ingiusti, c’è sempre la possibilità di ribellione, che ognuno di noi può avere e deve trasformare da individuale in collettiva. E sarà quasi sempre una strada dura da percorrere, anche se di una durezza non priva di gioia. Sarà, comunque, sempre più consolante della rassegnazione.
Tutti abbiamo provato tante volte la delusione della sconfitta; ma questo non può essere il motivo per la rinunzia ad una giusta lotta.
Perché non vi è sconfitta più drastica ed amara di quella che si subisce senza lottare: è una sconfitta 10 a zero.
Neppure il nemico più forte e terribile infatti può vincere senza riportare qualche perdita. E la sua perdita consente al più debole di portare a casa un 10 a uno!
E quando il più debole saprà fare tesoro della sconfitta, allora si aprirà la strada per la futura vittoria.
Per questo nessun voto per la Sinistra Arcobaleno sarà inutile, e saremo tutti più forti potendo contare su 100 parlamentari nazionali e 10 parlamentari regionali sicuramente di sinistra che su qualche neo “democratico” in più, padrone del vapore o servo del Vaticano che sia.
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