lunedì 7 aprile 2008
Appello al voto del Network Giovani Firenze
Siamo alla vigilia del voto alle elezioni politiche. Nel mondo virtuale dei mass media già provano a convincerci che tutto sta cambiando, che la competizione solo tra due grandi partiti di plastica sia portatrice di semplificazione, quindi di nuove possibilità, quindi di miglioramento; che l’unico vero problema è come si presenterà il sistema politico dopo le elezioni.
Noi viviamo nel mondo reale.
In questo mondo la possibilità di costruirsi autonomamente un futuro diviene ogni giorno più difficile.
Il mercato domina ogni aspetto delle nostre vite.
Se desideri studiare devi farti i conti in tasca, perché la possibilità di scegliere dove e cosa studiare dipende in larga parte da quanto te lo puoi permettere.
Il desiderio di trovare un’occupazione stabile e corrispondente alle tue capacità rischia di infrangersi sugli scogli della precarietà. Il contratto che “scade” ed il reddito intermittente, divenuti elementi costanti nel “mercato” del lavoro, rappresentano per molti la giungla di cui non si vede la fine e che, già nel presente, rende difficile vivere in modo dignitoso. La crescita continua di prezzi e tariffe, abbinata a retribuzioni esigue e sempre uguali, trasforma in una sfida continua l’esistenza quotidiana.
Se aspiri alla tua indipendenza e vuoi cominciare a costruire il tuo domani, devi fare i conti con il fatto che comprare, o anche affittare, una casa ad un prezzo ragionevole è quasi impossibile, come, d’altro canto, ottenere un mutuo o un prestito dalle banche.
Nella società in cui viviamo se il tuo amore e la tua sessualità non rientrano in schemi predefiniti sei costretto a tenerli nell’ombra o vivere il peso della discriminazione; se sei una donna sei costretta a fare i conti con tutti quelli che pensano di poter decidere sul tuo corpo; se la tua pelle non è bianca puoi essere considerato diverso, quando non pericoloso; se ti fai una canna sei un tossico che rischia la galera, mentre se hai venticinque operai al nero nel tuo cantiere e non rispetti le norme di sicurezza, sei solo un povero imprenditore strozzato dalla crisi.
Bisogna cambiare. La politica deve occuparsi dei problemi e dei bisogni delle persone. Per affrontare i problemi bisogna fare delle scelte, ma per scegliere bisogna prima decidere da che parte stare.
Siamo di sinistra perché crediamo che l’accesso alla formazione e al sapere debba essere universalmente garantito attraverso scuole e università pubbliche e di qualità.
Siamo di sinistra perché pensiamo che non tutto possa essere flessibile, che la sicurezza sul lavoro, del lavoro e di un reddito dignitoso e continuativo debbano essere garantiti per chiunque.
Siamo di sinistra perché crediamo che la possibilità di avere una casa sia un diritto e non un privilegio.
Siamo di sinistra perché siamo dalla parte di chi ama, a prescindere da chi sceglie di amare; siamo dalla parte della donna e della sua libertà di scegliere per sé stessa.
Siamo di sinistra perché crediamo nel dialogo tra culture diverse e ci battiamo per un mondo di pace, sapendo che la guerra non è mai una soluzione.
Siamo di sinistra perché pensiamo che non tutto sia merce e che la tutela dell’ambiente e dei beni comuni, come l’acqua, non possa piegarsi davanti a nessun interesse economico
La sinistra è la casa naturale di tutte le donne e gli uomini che aspirano al cambiamento, di quelli che si battono per migliorare la società in cui vivono.
Siamo di sinistra perché scegliamo da che parte stare.
Fai una scelta di parte.
Il 13 e 14 aprile vota
La Sinistra L’Arcobaleno
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